Siena, 13 settembre 2011 - "Adesso sono scapolo", scherza Andrea Farris. Inizia a camminare con le sue gambe il fantino che, sin da quando è approdato a Siena, quasi quattro anni fa, ha lavorato alla scuderia di Giovanni Atzeni, in arte Tittia, vincitore dell'ultimo Palio di Provenzano. La notizia ha fatto in breve il giro del mondo paliesco. Farris era in predicato di correre in Piazza, ha vinto diverse corse in provincia, è giunto secondo al palio di Feltre, ha vinto la provaccia di Legnano.

Andrea, cosa farai adesso che hai deciso di volare con le tue ali?

"Sto valutando alcune situazioni, ho una famiglia da mantenere. Non posso sbagliare"

Si dice che potresti anche andare da Velluto.

"E' una bella opportunità, ce ne sono altre. Ripeto. Ho terminato da Tittia il primo settembre, non intendo prendere decisioni affrettate. Perchè so di avere le carte in regola per fare bene sul tufo".

Ti sei dato una scadenza? Un tempo massimo per provare ad indossare un giubbetto?

"Magari in un paio di anni, poi vedremo. Questo è il lavoro che amo".

Credi che sulla tua carriera abbia finito per pesare l'arresto a Fucecchio per la reazione contro il mossiere?

"Fino ad un certo punto. E' stata valutata come una stupidaggine dai più, almeno ritengo. Se professionalmente risulto valido non peserà".

Tittia cosa ti ha insegnato in questi anni?

"Tanto. Tantissimo. Lo ringrazio di tutto. Mi ha mostrato come si monta, tante tattiche, come funziona il gioco, insomma. Un pezzettino del mio cuore, inutile negarlo, resta lì. Ma ora devo camminare con le mie gambe".