Siena, 19 agosto 2011 - Scambio di frecciate fra Aquila e Pantera durante il Palio. A Carriera corsa il clima nelle due Contrade rivali resta rovente. E il botta e risposta prosegue perché l'Aquila chiede la squalifica (adesso si apre la stagione delle sanzioni del Comune per gli episodi avvenuti nei due Palii) di via Stalloreggi. Quest'ultima, per voce del suo capitano Franco Ghelardi, rilancia: "Si tratta di una richiesta di sanzione che offende la tradizione del Palio".

Il caso di Veleno nel 2006 che costò a quest'ultimo 10 Palii di squalifica è assimilabile al comportamento del vostro fantino Bighino alla mossa nei confronti dell'Aquila?

"Non c'è attinenza. Ho già in mano gli atti ufficiali. In esso si dice che il fantino era passato dal secondo posto al quarto continuando 'l'operazione di devastazione che aveva iniziato 40 minuti prima'. Si evidenzia che segue il nostro fantino addirittura al verrocchino, ben quattro i richiami, inascoltati 'a causa dell'accanimento perpetrato in maniera così perentoria'. Insomma, c'è una bella differenza con quanto avvenuto martedì sera. Anni luce. Tutto è stato fatto nelle regole, solo che la Lupa non voleva costituire uno scudo (in mezzo alle rivali, ndr) e si sfilava. Ripeto, il fatto che il capitano dell'Aquila assimili l'episodio del 2006 a quello odierno è una caduta di stile".

Altri paragoni recenti?

"Ecco, proprio qui volevo arrivare. Un anno fa ci fu il 'duello' al canape Nicchio-Valdimontone. Anche in questo caso ho la documentazione e leggo di cambi di posto, di ripetuti richiami, invece la Pantera ne ha avuto adesso uno soltanto, di occasioni di contatto. Ebbene, le Contrade non furono toccate, venne comminata solo un'ammonizione ai fantini. La richiesta dell'Aquila di sanzionarci, dunque, più che fare male alla Pantera, serena e tranquilla, fa male alla Festa e ai senesi che vogliono che il Palio resti legato alla sana tradizione di rivalità. Tutto va visto nelle misure e nelle condizioni in cui si sono svolte". Ghelardi conclude ringraziando i fantini di Aquila e Pantera "che hanno rispettato le regole paliesche, senza mai muovere le mani o il nerbo. Impeccabili. Un sano fronteggiamento senza che nessuno dei due avesse la voglia di oltrepassare il limite".