Siena, 13 agosto 2011 - “Forza venite. Veloci, forza, veloci”. L’operatore della Misericordia fa cenno ai colleghi che dallo steccato interno, al Casato, possono dirigersi con il ferito verso palazzo Berlinghieri dove si trova l’ambulanza. La squadra precedente, però, è stata fatta tornare indietro per ripetere l’operazione perché, evidentemente, non è riuscita alla perfezione.

 

A San Martino, intanto, un altro gruppo esce a corsa dalla Cappella per raccogliere un ragazzo sul tufo, portandolo nel Porrione. Prove tecniche di soccorso ieri all’alba, dopo quelle dei cavalli. Protagonisti i volontari di Pubblica assistenza a Misericordia che si dividono i compiti in Piazza quando c’è il Palio. E a cui spetta di “raccattare”, come si dice a Siena, i fantini che cadono. Vero che mancava l’adrenalina della Carriera ma i cronometri delle due associazioni hanno dato i risultati attesi: soccorsi possibili entro 15 secondi. Il tempo massimo previsto per agire è di 22, tanto resta prima che i cavalli arrivino nuovamente.

 

“Dopo il Palio di luglio - spiega a San Martino il presidente della Pubblica Vareno Cucini mentre prende il tempo dei suoi ragazzi - ci sono state critiche ai sistemi e alle modalità di soccorso. Siccome noi pensiamo che le critiche siano state sbagliate e ingenerose, però siamo gente modesta, utilizziamo tutte le occasioni per cercare di migliorare. Prima abbiamo fatto prove in vitro, in associazione, in pianta. Poi in via Bixio in salita, poi a Mociano e adesso in Piazza. Riprendiamo ora i tempi e vediamo se si può migliorare il modo di soccorrere il fantino che avviene in una situazione di rischio evolutivo.

 

Man mano che passa il tempo il sopraggiungere al giro successivo dei cavalli comprometterebbe la sicurezza del paziente e dei volontari per cui deve essere portato via nell’unico modo possibile. ‘Tredici secondi’ ”, intanto grida Cucini ai barellieri che hanno terminato la simulazione. Prosegue: “Il limite di tempo è di 22 secondi per portare via il fantino, tenendo conto di eventuali imprevisti. Farlo con la barella comporta 4-5 secondi per il caricamento. Se non è uno solo da raccogliere ma due comporta di portarli via in 20 secondi. Senza barella ci riusciamo in 15.

 

Entrambi i trasporti sono svolti cercando di immobilizzare il rachide cervicale con le mani, appena giunto nel Porrione viene invece applicato il collare”. Dall’altro lato della Piazza, al Casato, Giampiero Ciacci della Misericordia aggiunge: “Abbiamo verificato che ruolo devono avere le singole persone, chi fa l’immobilizzazione del rachide, chi porta la spinale. E poi tutta la manovra per spostarsi con il fantino al Casato. Rispetto alle prove svolte in settimana a Mociano abbiamo registrato una differenza di almeno 4-5 secondi. Qui il fondo è duro e là è la sabbia di Follonica. Qui è molto meglio, andiamo in sicurezza in 15 secondi”.

 

“Volevamo anche far capire ai senesi che ce la mettiamo tutta – si inserisce il direttore sanitario della Misericordia Simone Lunghini - fermo restando che l’imprevisto può sempre esserci. Volevamo far percepire il nostro impegno, anche alla luce delle polemiche non tanto attuali ma degli anni scorsi. In Formula Uno, per esempio, ci sono 6 minuti a disposizione, a corsa ferma, safety car e bandiera rossa. Qui non se ne può parlare. Quindi invece di 6 minuti e 20, rimangono solo 20 secondi!"