Siena, 8 agosto 2011 _ Ha l’imbarazzo della scelta, Silvano Mulas, in arte Voglia. E lui lo sa. Diverse Contrade — anche qualcuna che non ti aspetti — stanno bussando alla sua porta ora che rientra dal Palio di squalifica e dall’infortunio alla spalla subito a Legnano. "Aver vinto un palio nel 2010 qualche Contrada in più me l’ha aperta", confessa.
Quante?
“(Subito fa un passo indietro, per non svelare le carte, ndr). Sono uno soltanto, le Contrade dieci. Quindi... Una mi chiamerà, spero».
Il capitano della Chiocciola ha ripetuto più volte che esiste un buon rapporto
"Potrebbe essere un giubbetto ma come altri".
Forse meno impegnativo perchè non ha l’avversaria, comunque impegnativo stante il momento difficile derivante dal lungo digiuno.
“Penso che qualsiasi Contrada che corre il Palio sia impegnativa. La responsabilità deriva dal solo portare un giubbetto”.
Cosa suggeriresti ai capitani in fatto di cavalli?
«Questa è una scelta che spetta alle dirigenze. Sanno fare il loro lavoro».
Istriceddu è superiore rispetto agli altri?
«E’ un cavallo come tanti, ha vinto e perso. Io lo metterei dentro».
Diventerebbe un punto di riferimento per Contrada e fantino.
“Dipende dai cavalli che gli mettono intorno: se sono buoni nessuna resta penalizzata».
Fedora la rimonteresti volentieri?
“Anche. Non mi dà pensiero, devi saperla gestire”.
Cosa significa per te questo Palio?
«Tanto, ma anche per altri fantini. Siamo in dieci e tutti vogliamo vincere».
Punti ad arrivare primo al bandierino?
«Sono una persona che, egoisticamente, vorrebbe sempre arrivare primo. Però si sa che non può essere sempre così».
Una cosa è certa. Ormai la strada del fantino di Piazza è segnata.
“Non torno indietro”.
C'è stato un ritorno di Fiamma con l’Istrice (nella foto, un mangino)?
“Forse la fiamma non si era mai spenta, forse si era abbassata ma è rimasta comunque viva”.
Il capitano Berrettini ha detto che sei molto maturato come fantino di Piazza.
“Mi fa piacere sentirlo dire da un capitano».