Siena, 6 agosto 2011 - I quattro dell'Ave Maria. C'è il barbaresco del Leocorno, Giorgio Campanini, il suo giovane vice Riccardo Salvini, l'inossidabile Alberto Manenti (nella foto il gruppo) e il capo-popolo Scompiglio. Scherzano e si prendono in giro, in scuderia deve essere una baraonda, mixata con il lavoro duro. Al Ceppo, dove hanno portato Monopolio e mambo de Bonorva il copione non cambia.
Scompiglio, mancano diversi cavalli: il cerchio della scelta si stringe?
«Alla fine i cavalli ci sono lo stesso. Ad ogni Palio accade che qualcuno manca o non viene portato. L’importante è che almeno la metà siano competitivi"
Andremo verso un lotto di esperti?
«Spero che venga compiuta una bella scelta, l’importante è che ciascun fantino possa dire la sua».
Chi presenterai alla previsita?
«Tutti e quattro i cavalli, da Mambo a Lotar, da Monopolio a Freesby»
Fra le prescrizioni che si profilano all’orizzonte c’è anche quella di corsi per formare i fantini.
«Se c’è da farlo si farà, se non c’è da seguirlo va bene lo stesso. Se il sindaco riterrà giusto che i fantini vadano a dei corsi ci adegueremo».
Scompiglio è uno dei nomi più chiacchierati per il valzer delle monte.
«Per mia fortuna ho molte strade aperte. Aspetto il 13, ancora non mi sono messo nè da una parte, nè dall’altra. Spero di montare un cavallo competitivo».
Più strade aperte o chiuse rispetto a luglio?
«Forse anche più aperte, ora ce n’è qualcuna in più».
Si parla tanto della Chiocciola, anche del giubbetto dell’Aquila, naturalmente il Leocorno.
«Tutte Contrade dove posso andarse ma ce ne sono anche altre, con le quali ho tessuto rapporti durante l'anno. Dipende se si concretizzno certe situazioni".
Cosa pensi del cap per le prove?
«Dobbiamo metterlo, ci adeguiamo. Personalmente non faccio salti di gioia, non indosso neppure la tartaruga».
I cavalli vedono il vuoto al Casato e a San Martino? Per questo si buttano?
«Credo che i cavalli si sono sempre buttati. Alla fine proprio quelli che si buttano che ti fanno vincere i Palii, senti un po’ come la penso. Non si può neppure puntare il dito, se c’è stato un infortunio, su tizio o caio: è successo e basta».
I cavalli che si buttano ti fanno vincere i Palii: messaggio alle dirigenze, ossia Lampante la monteresti volentieri?
«Ce ne sono diversi che monterei volentieri. Per me è importante un cavallo competitivo, lo ripeto. Da due anni a questa parte non ho potuto scegliere molto. Ci vuole adesso la fortuna che i cavalli discreti siano assegnati alle Contrade con cui hai maggiore legame».