Siena, 2 agosto 2011 - CAPITANO MARIO Corbelli, il Nicchio non è in genere troppo fortunato in fatto di estrazione. Invece è uscito a sorte: cosa è cambiato?
«Speriamo sia l’avvio di un percorso che inizia con l’estrazione e si conclude con il Palio».


Sono ore di super-lavoro visto che a luglio i Pispini non correvano?
«Il lavoro è una caratteristica di questa capitaneria. Siamo un gruppo operativo, come del resto i colleghi delle altre Contrade. A noi sono mancati un pochino i frutti di tanta attività».


Nicchio-Trecciolino: già fatta?
«Direi proprio di no. Non è detto che la cosa si possa concretizzare, ce lo auguriamo. Resta il fatto che il Nicchio non si preclude nulla, né da per scontato alcunché».


Trecciolino ma anche altri big. Mari per esempio?
«Sì, puntiamo anche ad altri big che hanno avuto un po’ di storia con il Nicchio. E’ necessario, ovviamente, questo vale per tutti, che ci sia il cavallo giusto».


Altrimenti un nome giovane?
«La Contrada in questo Palio si può permettere molto anche se ha obiettivi assolutamente certi».
 

Che clima c’è nel rione?
«Molto positivo e la capitaneria lo avverte, adesso come in passato. Un grande stimolo a fare bene».


Si andrà verso cavalli più esperti?
«Argomento prematuro, sicuramente lo sarà anche dopo la previsita. L’Assunta porterà comunque sulle spalle gli effetti di luglio».


Qualche barbero di Provenzano da riprendere?
«Direi senz’altro di sì».


Niente nomi?
«Assolutamente no».


C’è chi associa il nome di Tittia al Nicchio.
«Nessuna preclusione ma, come detto, non dare niente per scontato».


Sicurezza: cap e nuovi cuscini alle curve. Cosa ne pensa?
«Il cap si usa la notte, anche a Mociano dove si svolge solo addestramento. Salvaguardando la tradizione non vedo problemi ad impiegarlo per le prove del Palio. Quanto ai cuscini, si è forse creato qualcosa dove il cavallo, o per il colore oppure perché la protezione arriva fino in terra, non lo legge come ostacolo. Va trovato un piccolo correttivo».


A luglio fuori il Nicchio e sul tufo il Valdimontone, ora parti invertite.
«Meglio d’agosto che di luglio!»


Faceva paura Scompiglio?
«Sì, le ghiandine e il capitano dei Servi avevano formato un’accoppiata che determinava aspettattive».
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