Siena, 2 agosto 2011 - Quello che inizia oggi sarà un Palio molto delicato. Per gli attacchi ripetuti alla nostra Festa - ormai non si contano più quelli del ministro Michela Brambilla - , per le ulteriori novità che saranno introdotte in fatto di sicurezza dei fantini e degli animali. A partire dal cap metallico che verrà indossato anche per le prove della Carriera dell'Assunta, fino ad arrivare a un probabile ritocco nella colorazione delle protezioni applicate alle curve di San Martino e del Casato nel luglio scorso. Previsto infine l'allungamento delle «camicie» (zone prive o quasi di spettatori) dalla mossa a Fonte Gaia.

Il clima è sereno, per carità. Tuttavia la Festa sa di essere sotto osservazione e, con essa, l'intera città. Ecco perché nell'ambiente contradaiolo a tenere banco sono le ipotesi sul lotto dei cavalli. Quasi fosse una panacea per calmare le acque. Oggi il primo atto per capire se, come sembra, si andrà verso un gruppo di esperti ma senza punte. Tradotto: mezzosangue che hanno già corso in Piazza ma nessun big del calibro di Istriceddu e, magari, anche di Fedora saura. Gli iscritti alla previsita presso la clinica veterinaria del Ceppo saranno resi noti dal Comune oggi pomeriggio e con essi anche le date degli accertamenti dell'équipe veterinaria. Si parla del 7 e dell'8 agosto ma non si può escludere un anticipo al 6. Certo è che nell'elenco troveremo anche Ilon: tre Palii corsi e un posto speciale nel cuore delle dirigenze per le sue caratteristiche di piazzaiolo. Ma, come si ricorderà, a luglio niente previsita perché "condannato", a giudizio del pool veterinario, dal suo comportamento esuberante. Calciava, insomma. Ne seguì un polverone, con lettere dei proprietari apparse sul nostro giornale e risposta del Comune. Adesso Ilon torna al Ceppo. «Nessun desiderio di sollevare polemiche, tantomeno si tratta di una forzatura il fatto di presentarlo - spiega uno dei proprietari - ; il cavallo sta bene e, se il Comune gli farà effettuare le prove di notte, saremo felici. Altrimenti vorrà dire che lo guarderemo in scuderia». Ad indurre il gruppo di amici ad iscrivere Ilon è stata dunque unicamente quella che a Siena si chiama "libidine" di vedere il proprio cavallo calcare il tufo di Piazza.