Siena, 8 luglio 2011 -  SOTTO un sole che spacca le pietre che proprio non ce la fa ad asciugare la pioggia di polemiche che il caso sta provocando, Castellina Scalo si scopre un paese diviso a metà. Da una parte quelli che sostengono a spada tratta don Doriano e che anche in queste ore concitate non gli fanno mancare affetto e solidarietà, dall’altra quelli che, non frequentando né la chiesa né la parrocchia, preferiscono tacere, stendendo su questa brutta storia il velo del silenzio.

 

«Don Doriano è una gran brava persona, un vero sacerdote. Agisce sempre per il bene degli altri, senza secondi fini. Ha fatto così anche in questa delicata vicenda». Siamo al bar del paese e le parole di Graziano Ragoni sono la sintesi perfetta del pensiero di tutti quelli che a Castellina Scalo stanno dalla parte del loro parroco, difendendolo strenuamente, senza se e senza ma.


Sulla stessa lunghezza d’onda la titolare del locale, Manuela Gambassi. «Don Doriano è una bella persona, sempre disponibile. Esegue alla lettera la sua missione pastorale: aiutare il prossimo. Forse è troppo buono, e ad essere troppo buoni a volte si finisce per ritrovarsi nei guai». Nel bar del paese non si parla d’altro. Del resto Don Doriano a Castellina Scalo è un’istituzione. Conosce tutti e tutti lo conoscono. Anche chi, come Anna Vannini, viene da queste parti solo in vacanza. «Ha commesso un’ingenuità ad ospitare quella persona. Anche se è un parroco, avrebbe dovuto informarsi su chi prendeva in casa. Ma l’onesta e la purezza di don Doriano restano».


INGENUITA’ è una parola che ricorre anche nel commento di Mauro Pistolesi, anche lui assiduo frequentatore del bar del paese. «Sì, ha peccato d’ingenuità, dal momento che il suo ospite aveva dei precedenti penali per violenze sessuali su minori. Il provvedimento della curia? Non lo so se é giusto». Già, il provvedimento della curia, altra questione al centro dei discorsi della gente di Castellina.
 

«Forse si tratta di una provvedimento affrettato, afferma con tono pacato ma fermo un altro cliente del bar, Enzo Carli. Prima di sospendere il parroco si doveva aspettare il lavoro della magistratura. Certe misure si adottano soltanto quando è stata fatta completa luce sulla vicenda».
 

Fuori dal bar un gruppetto di persone sta parlando. Si tratta di quattro pensionati che tuttavia non hanno nessuna voglia di continuare la chiacchierata con i giornalisti. «Noi non andiamo né alla messa, né in parrocchia. Di conseguenza preferiamo tacere su questa storia. Almeno in pubblico».
 

UNA RAGAZZA sui vent’anni alla fermata dell’autobus si lascia sfuggire una frase che rispecchia il parere di tanti, qui a Castellina Scalo. «Don Doriano è un grande parroco. Ce ne fossero come lui. Se ha sbagliato, lo ha fatto per troppo amore nei confronti degli altri». Questa l’atmosfera che si respira in paese in questi giorni di afa e polemiche per una vicenda che, c’è da scommetterci, finirà per lasciare un segno indelebile in una comunità piccola ma legata al parroco da un grande affetto.