Siena, 2 luglio 2011 - «Andrò sicuramente ad accendere un cero alla Madonna. Se avessi colpito 10 centimetri più in là avrei preso la spoletta dell'ordigno. E chissà cosa poteva accadere. Potevamo anche saltare in aria». Soltanto dopo che la zona è stata transennata con divieto di ingresso nell'abitazione dei genitori, Gianluca Scarpelli, si è reso conto del pericolo realmente corso. E' un brucaiolo doc ma abita a Vescona, il regno di Bastiano. Per arrivare ai box del fantino bisogna infatti passare per la strada antistante la zona dove è stata scoperta una bomba, probabilmente della seconda guerra mondiale. In pratica, è il suo vicino di casa.

«Stavo lavorando, giovedì, alla realizzazione di una piscina che volevamo fare per i nostri figli, i miei e quelli di Bastiano. Ad un certo punto ho battuto su una cosa metallica che ha emesso un rumore strano. Ho scavato un po' accorgendomi dell'oggetto di ferro. Che ho preso e spostato a circa mezzo metro, assomigliava a una sorta di bottiglia con una spoletta. Sono abbastanza giovane, non ho riconosciuto l'ordigno bellico. E' stato poi un nostro conoscente - prosegue Scarpelli - a consigliarci di chiamare i carabinieri intuendo cosa avevamo trovato. I militari sono infatti venuti a controllare e verificare la situazione, impedendo l'accesso. Ho firmato anche un foglio, un'ordinanza, che vieta di entrare nell'abitazione dei miei genitori perchè vicina alla bomba. Mia nonna, che vive insieme a loro, in questo momento fortunatamente è in ospedale.Un disagio notevole, anche se abbiamo qui altri alloggi. Ci avevano promesso che sarebbero arrivati presto gli artificieri ma non si è vista ancora l'ombra».