Siena, 25 giugno 2011 - La previsita è in dirittura d’arrivo. Ancora qualche cavallo giovane da visitare, i papabili per la Piazza sono tutti sfilati davanti ai veterinari Marco Reitano, Marco Pepe, Nicola Magnaghi e Gianluigi Giovagnoli. Un’enorme mole di lavoro sul quale è il colonnello Reitano, capo dell’équipe, a stilare un bilancio.


Tutti i cavalli sono stati sottoposti a raggi x: perché?
«Una novità che a noi fa solo piacere, permette di avere qualche informazione in più standardizzando la procedura. Il Comune ha dato il via libera in merito all’ampliamento dei dati, non tanto per un’utilità immediata, relativamente ai cavalli giovani, quanto per poter disporre di un archivio sempre più dotato».
 

Cavalli, i numeri sono sempre elevati.
«La caratteristica principale di questa edizione di previsite mi sembra che sia la netta diminuzione degli eliminati per motivi sanitari. I numeri non li so ancora, li ufficializzerà il Comune, comunque un’eccellente situazione sanitaria rispetto agli altri anni con, ripeto, un minor numero di eliminati»
 

Le patologie riscontrate?
«Si tratta in linea generale di inezie. Si è elevato il livello di severità di valutazione proprio perché non ci sono più casi eclatanti. Ormai i proprietari dei cavalli e gli allenatori sono molto maturati e non presentano gli animali quando sanno che, per il metro di questa commissione, non passerebbero. Prima di far decidere a noi di far finire una carriera, nel senso di vita paliesca, lo fanno loro. Quindi c’è un lotto numeroso e giovane».
 

Un dato che spicca?
«Forse qualche cavallo giovane in meno iscritto, rispetto agli altri anni. Credo per i motivi economici che il nostro Paese sta attraversando».
 

Facciamo un passo indietro: criterio di severità?
«Migliorando il lotto, potendo disporre di un numero elevato, oggi si registrano dati che 10 anni fa non registravamo. All’epoca si scartavano i soggetti già zoppi, oggi discutiamo su cavalli che presentano lievi irregolarità e un flexing test lievemente positivo. Questo vuol dire che sotto il profilo sanitario il lotto a livello di qualità si è elevato».
 

Come stanno i vecchietti?
«Particolarmente bene. Ci sono cavalli che hanno superato i 10 anni, che hanno corso il Palio più volte, trovarli in ottima forma e con ottima capacità di flessione del nodello, quindi non affetti da patologie professionali tipiche, fa capire che la catena tecnica del Palio, non per ultima la cura della pista e l’addestramento, è abbastanza ben utilizzata».
 

Ci sarà l’eliminazione di cavalli conosciuti.
«Nessuna anticipazione, ma ho anche già risposto dicendo che c’è un numero esiguo di cavalli affetti da patologie significative».
 

Quindi saranno numerosi i cavalli alle prove di notte come chiesto anche dai capitani.
«Non perché quest’anno disponiamo di due giornate è cambiato il metro di giudizio dei veterinari. Combinazione ha voluto che quest’anno ci fossero due giornate e che il numero dei cavalli sia corposo»
 

Parteciperete alla fiormazione delle batterie con i capitani?
«Nostro compito è valutare la preparazione tecnica e la conferma dell’idoneità sanitaria. Ci interessa poi l’efficienza della pista che, comunque, è più o meno sempre stata garantita. Disporre di due giorni è un ulteriore lusso».