Siena, 23 giugno 2011 - ASSEDIATO dalle telecamere come un capo di Stato. «Peggio del presidente del Consiglio», scherzano alcuni contradaioli al Ceppo. L’oggetto di tanti microfoni e attenzioni è Gingillo, fantino della Contrada del Bruco. Ma anche un nome che aspira a raccogliere — come Brio, Scompiglio e Tittia — il testimone di Trecciolino. Ha due cavalli interessanti, non solo Giostreddu, che proprio con lui ha corso a luglio 2010 nel Leocorno, ma anche Messie. Mezzosangue chiacchierato e protagonista a Monteroni di una rimonta che è ancora negli occhi delle dirigenze. «Nespolo ha fatto tanta esperienza — rivendica il fantino — anche se anagraficamente è più giovane per essere un 5 anni è come ne avesse 6. Ha da far vedere il primo approccio alla Piazza». Ma ad interessare è soprattutto la questione giubbetto. Ossia se Gingillo rientrerà o meno nel valzer delle monte.
Ad oggi la sensazione è che sia tutto abbastanza bloccato.
«Dipende dal lotto, se inseriranno le punte (i vittoriosi Istriceddu e Fedora saura, ndr) bisogna vedere dove vanno, quindi c’è anche la possibilità di muoversi. Senza preferiranno un gruppo più livellato ma due-tre punte ci saranno sempre».
Fedora saura la monteresti volentieri?
«La conosco molto bene, è una buona cavalla. Ha vinto due Palii».
Se fossero esclusi Istriceddu e Fedora?
«Quelli buoni o li prendono tutti o nessuno. Anche andando in basso ci sono cavalli nuovi da vedere in Piazza ma che sembrano avere grandi potenzialità».
Come arriva Gingillo a questo Palio?
«Tranquillo. Parto dal Bruco e poi si vedrà il lotto che viene fuori».
Messi è chiacchierato?
«E’ migliorato tanto ma la Piazza è diversa. Voglio vedercelo anche se per adesso mi è piaciuto».
I tuoi cavalli li monteresti?
«So come stanno. A parità di qualità con i miei ho il vantaggio di conoscerli».
Potresti andare in una Contrada a sorpresa?
«Ho molte strade aperte, giusto qualcuna preclusa perché magari ho montato di recente nell’avversaria».
Meglio il 118 oppure i guardafantini a soccorrere in Piazza?
«Secondo me fanno più veloci i guardafantini. Però, insomma..»