Siena, 23 giugno 2011 - DALLA dieta mediterrana passando per Andy Warhol per arrivare ad amore odio passione, ma soffermandosi poco su Ungaretti e Enrico Fermi. I nostri studenti delle quinte classi, impegnati ieri per la prima prova degli esami di maturità, quella del tema di italiano, hanno dimostrato di essere veloci, di riuscire a controllare le emozioni e soprattutto di preferire il saggio breve e l’ambito socio econonomico. Julia Korar potrà ricordare questo esame di maturità per aver conquistato un primato: è stata la prima studentessa ad uscire dall’istituto tecnico commerciale Bandini dopo aver terminato la sua prova.

 

Ho scelto, dice, «l’ambito socio-economico perché l’argomento, siamo quel che mangiamo, mi è sembrato il più interessante. L’analisi del testo letterario poetico non mi ha stimolata, anche perché nell’anno scolastico non abbiamo trattato Ungaretti. Nessuna emozione, l’esame è stato come lo aspettavo: un giorno di scuola, ma con una sola materia». Albi Dauti si è cimentato a parlare di destra e di sinistra perché, racconta, «è stato il soggetto che mi ha maggiormente interessato, anche perché attuale. La traccia storica non mi è piaciuta. Ho scritto tre colonne, penso che possano bastare. Il tempo era più che sufficiente». Sono abbastanza stanca, commenta Angela Bernardini.

 

«E’ stato un anno impegnativo: ho lavorato e studiato. Ho frequentato il corso serale. Spero che questo diploma mi serva per migliorare il mio futuro, avere un lavoro diverso. La prova successiva di economia sarà sicuramente più impegnativa». Chiara Giovannoni, studentessa della quinta classe del liceo scientifico, ha scelto il saggio breve. Ho parlato, va avanti, «di amore, odio, passione: il soggetto più interessante; almeno rispetto al tema scientifico: troppo particolare e specifico. Ho 25 crediti. Il primo giorno di esami mi sono presentata con l’influenza perché era impossibile mancare. Sono contenta; con matematica, non ho problemi ma spero sia un tema di analisi e non geometria, trascurata nei nostri programmi. Finito l’esame, penso di iscrivermi a medicina».

 

Jasmine Ercoli si è cimentata in un saggio: artistico letterario, aggiunge: «ho preferito il soggetto di amore, odio, passione. Quello scientifico era troppo impegnativo. Spero di finire presto l’esame, anche di essere fra i primi studenti della prova orale: studiare tutte le materie è veramente stressante. Mi iscriverò a chimica». Un bilancio di cinque anni di scuola? Non molto positivo, si confessa Thomas Suardi: «Mi ero costruito un’immagine della scuola molto diversa, mi ha deluso. Fortunatamente ho interrotto un anno e sono andato in Salvador: una vera boccata di ossigeno. Per l’esame di maturità, ho scelto il saggio breve: ho parlato dei social network. Un tema che, in effetti, non mi appassiona, ma fra i vari mali ho scelto il meno peggiore».

 


La traccia di Andy Warhol («Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti») ha convinto anche Martina Bandini: ha dedicato penna e tempo a parlare dei reality e del successo che regalano agli interpreti. Cioè, ha spiegato, «diventano sempre più famosi perché sono ospiti di altre trasmissioni, diventano dei veri idoli mediatici e il pubblico costruisce falsi miti. E’ una degenerazione dei nostri tempi».