Siena, 8 aprile 2011 - «Un disastro urbanistico». E’ quanto sostengono i cittadini che abitano nella ‘nuova’ via Caduti di Vicobello. Una sola strada e mille problemi che ne derivano. Ad aspettarci, tante persone quasi increduli per gli innumerevoli sbagli compiuti da chi ha portato avanti un progetto di ‘riassetto’ della zona che non ha fatto altro, secondo gli interessati, che creare disagi e pericoli in una zona, fino alla settimana scorsa, tranquilla. Partiamo dal dato più evidente: la strada è a doppio senso di marcia, ma la carreggiata è più stretta del normale (a delimitarla i marciapiedi e non le strisce bianche).

 

Non esistono dossi artificiali o rallentatori per cui le macchine sfrecciano ad una velocità tale da essere pericolose per i pedoni o per chi sopraggiunge dalla corsia opposta (in un paio di punti è impossibile vedere dall’altra parte). Inoltre, non sono stati creati dei parcheggi ad hoc per i residenti: solo due aree di sosta pubblica, una di 30 posti (proprio sotto le terrazze di un condominio, per salirci a piedi l’illuminazione e l’ascensore non sono ancora funzionanti) e l’altra di 40 (che attende di essere ultimata da molti anni). Lungo la strada campeggiano i divieti di fermata con evidenti disagi per le persone anziane, per i disabili o per chi ha bambini che non possono fermarsi neanche un istante davanti al portone di casa.

 

Loro, i cittadini, la soluzione l’hanno già trovata e sembra di una semplicità quasi banale: «Basterebbe riaprire l’ex via Caduti di Vicobello e lasciare che questa strada sia a senso unico, solo per salire. Con lo spazio lasciato libero dalla seconda corsia si potrebbero creare dei posti auto per noi residenti che altrimenti siamo costretti a lasciare le macchine in viale Sclavo». I parcheggi, lungo la via, ci sarebbero anche ma ora sono tornati di proprietà della cooperativa che ha contribuito alla costruzione della strada e che li ha subito rimessi in vendita. «In pratica — continuano i residenti — quello che hanno fatto è stato spostare su una strada secondaria come questa la viabilità di una strada principale».

 

La via, infatti, sembra già essere diventata uno degli accessi più trafficati per arrivare in centro, con molte macchine ed anche qualche autobus. I problemi non finiscono qui: «Non parliamo di quando ci sono le partite di basket, con macchine parcheggiate ovunque». E poi c’è la rotonda all’incrocio di viale Sclavi, o almeno quella che sarà una rotonda e che al momento è solo un insieme di barriere architettoniche che creano una specie di rotatoria. Tre strade che si intersecano e, al centro, un parco giochi per bimbi, l’unico della zona: le mamme del quartiere sono così costrette a portare i loro figli a prendere una bella boccata di smog più che di aria fresca. Beffa finale di un intervento che, almeno per ora, sembra provocare più disagi che benefici.