Siena, 1 settembre 2010 - Sono 5600 le famiglie senesi aiutate dalla Banca Monte dei Paschi di Siena con il pacchetto di misure espressamente presentate per fronteggiare la crisi mondiale, che evidentemente anche a Siena sta lasciando il segno. Era il febbraio 2009 quando il Monte dei Paschi usciva con questo, al tempo unico e originale (il "Piano famiglia" avviato dall’Abi è solo di quest’anno), piano di aiuti, denominato appunto "Combatti la crisi". Si tratta di tre concreti strumenti anticrisi pensati "per venire incontro alle esigenze dei clienti che possono incontrare difficoltà causate dalla particolarità del momento, nell’intento di rinnovare la nostra radicata vicinanza al territorio", spiega Gianfranco Cenni, responsabile di Area (Toscana sud). In concreto il pacchetto includeva (ed è ancora attivabile) quattro proposte per i senesi.

 

A partire dalla sospensione delle rate dei mutui in essere per un periodo da 6 a 12 mesi: in favore dei contraenti di mutuo per acquisto dell’abitazione principale, senza limiti di importo richiesto né reddito del richiedente e senza spese amministrative o notarili. E così, in una società stretta nella morsa di una crisi economica epocale, anche a Siena, dal febbraio 2009 ad oggi, hanno ‘approfittato’ dell’agevolazione ben 450 famiglie. Un’operazione da 58 milioni di debito residuo. "L’obiettivo era privilegiare le persone in difficoltà per aver perso il lavoro, poi è vero che abbiamo avuto richieste anche di professionisti", sottolinea Cenni. La seconda misura proposta è il mutuo MPS Protezione: un mutuo dedicato ai clienti che intendono proteggersi da forti fluttuazioni al rialzo e di qui ecco la presenza di una soglia massima di tasso per tenere sotto controllo la rata sul budget familiare. E anche in questo caso i senesi non hanno ‘disdegnato’: sono stati infatti 3.450 i ‘mutui protezione’ erogati, per 426 milioni.

 

E non finisce qui. Ci sono infatti poi rinegoziazioni e surroghe: ovvero la possibilità di rinegoziare il mutuo anche cambiando istituto di credito e stipulando un contratto a condizioni migliori di quelle offerte dall’altra banca. Anche in questo caso i numeri parlano chiaro: nella nostra provincia sono stati sostituiti 1.310 mutui, per un importo erogato di 161 milioni. Infine il pacchetto anticrisi, proposto a livello nazionale, aveva anche un’ulteriore facilitazione riservata ai senesi, ovvero ‘mutuo domani’. Un mutuo pensato per le coppie giovani alle prese con la formazione di un budget familiare e quindi ecco un prestito con rate crescenti, ovvero più basse all’inizio e poi via via più alte di pari passo con quella cassa familiare che andrà col tempo ad arricchirsi. E qui ancora il Monte dei Paschi ha erogato 400 mutui, per 13,7 milioni.

 

E al di là di queste misure, espressamente pensate per fronteggiare i tempi difficili, sempre negli ultimi due anni, la Banca, attraverso un protocollo sottoscritto con la Provincia, ha anche anticipato la cassa integrazione straordinaria in cui sono purtroppo incappati molti concittadini: sono state circa 600 le posizioni a cui l’istituto ha pagato quello stipendio parziale che normalmente viene retribuito con almeno sei o sette mesi di ritardo dall’Inps. Questi gli aiuti ai singoli e alle famiglie dunque, ma il primo passo della Banca nella direzione ‘anticrisi’, bisogna ricordarlo, è stato l’aiuto alle imprese. Qui pure dunque si è intervenuti con la sospensione di mutui ipotecari e finanziamenti e sempre con nessuna spesa di intermediazione (notarile) e con il solo pagamento degli interessi nel periodo di sospensione. Alla fine questa operazione ha comportato per la banca un’esposizione da circa 300 milioni, di aiuti naturalmente alle piccole e medie imprese, nostro tessuto economico, come a qualche grande.

 

Un pacchetto dunque molto apprezzato, evidentemente perché, purtroppo, anche necessario: "Non abbiamo lasciato in mezzo alla strada davvero nessuno — dice Guianfranco Cenni —, la Banca Monte dei Paschi è ancora la banca dei senesi, nei bei giorni come nei brutti".