Siena, 3 agosto 2010 - "Se la Catalogna rinuncia alla corrida anche noi possiamo rinunciare a qualche palio che danneggia l'immagine dell'Italia e del made in Italy". Sono le parole del ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, durante un incontro con la stampa a Palazzo Chigi. "Occorre valutare tutti Palii, anche quello di Siena - ha aggiunto - per calcolare quanti maltrattamenti e morti di animali ci sono state", aggiungendo che procederà ad eseguire uno "screaning" delle arie manifestazioni dove sono impiegati gli animali.

 

Dichiarazioni che vanno a colpire nel vivo le tradizioni e la storia di un'intera città, senza tenere conto dei tanti paesini della provincia senese, che vivono anch'essi di palii e manifestazioni similari. Ogni anno sono migliaia i turisti che raggiungono Siena per assistere alla corsa in Piazza del Campo, ma ovviamente non si tratta solo di una questione economica, ma della stessa identità di ogni senese.

 

Le polemiche hanno già fatto il giro della città e non solo. Non è tardata, infatti, la risposta del sindaco di Siena, Maurizio Cenni: "Chi segue il turismo si dovrebbe preoccupare di conoscere il Palio e di capire quanto questa manifestazione sia davvero veicolo di promozione del nostro paese. E' davvero incredibile che invece un ministro italiano rilasci dichiarazioni come questa, del tutto priva di fondamenti, mai era accaduto in precedenza. Questa sì che è una vergogna per il nostro paese e un attacco a tutta nostra città'. Il Comune di Siena adirà alle vie legali se risulteranno confermate le affermazioni del ministro Brambilla relative al maltrattamento e sfruttamento degli animali collegate al Palio di Siena. Inoltre, il Palio è di tutta la città, la politica ha un altro ruolo. In questo senso mi aspetto che le forze politiche senesi che si riconoscono nell'attuale governo prendano distanza e che si indignino per le dichiarazioni del ministro".

 

Da Siena le voci corrono in tutta la penisola e la polemica muove anche il senatore della Lega Nord e sindaco di Feltre, Gianvittore Vaccari: "l'abolizione del Palio di Siena non ci sarà mai. Rimango sorpreso e perplesso dalle dichiarazioni del ministro Brambilla la Lega non accetterà mai e poi mai che le tradizioni culturali di millenaria memoria del nostro Paese siano abrogate e, peggio ancora, cancellate dagli annali storici. Non mi sembra che l'immagine dell'Italia, come afferma il ministro, ne esce male per colpa del Palio di Siena, del Palio di Feltre o della Giostra della Quintana, tutt'altro: il ministro Brambilla, vada ad assistere ad una di queste manifestazioni e provi a guardare quanti turisti da tutto il mondo sono estasiati da queste kermesse che riportano indietro nel tempo".