Si chiude "Crescere tra le righe"; l'informazione mondiale a confronto: "Qualità e innovazione per vincere"

Si è chiusa la grande iniziativa dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori, che ha portato a Borgo La Bagnaia il top dell'informazione italiana e straniera DI FRANCESCO MARINARI CANALE SPECIALE / QUATTRO DIRETTORI USA SUL PALCO / IL PRIMO GIORNO / SECONDO GIORNO / TWEET / CASE HISTORY: W. POST / LA TIMES / NY TIMES / LE FOTO / L'ESIBIZIONE DI BOCELLI - VIDEO

I quattro direttori e il selfie con Ceccherini

I quattro direttori e il selfie con Ceccherini

di Francesco Marinari

Twitter: @framar1977

Siena, 23 maggio 2015 - Si è chiusa "Crescere tra le righe", l'iniziativa dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori che ha messo a confronto il mondo dell'informazione italiana e internazionale. Un appuntamento che si è tenuto nella cornice di Borgo La Bagnaia in provincia di Siena. Due giorni per riflettere sul rapporto tra carta stampata e informazione multimediale con molti protagonisti dei media, tra cui quattro direttori di altrettanti quotidiani d'Oltreoceano (New York Times, Washington Post, Los Angeles Times, Wall Street Journal). Tanti momenti da ricordare, come l'incontro con Andrea Bocelli al termine della prima giornata. Il celebre cantante lirico ha parlato della sua Fondazione dedita ad attività benefiche verso più deboli. E si è poi esibito in un "Ave Maria" davanti ai ragazzi che gli hanno chiesto espressamente di cantare per loro.

Un bilancio dunque molto positivo per questa nuova edizione di "Crescere tra le righe". Che per la prima volta ha messo di fronte tutti i più grandi attori dell'informazione internazionale per un dibattito che ha lasciato interessanti idee per il futuro.

Dove va dunque il mondo dell'informazione? Difficile dipingere gli scenari degli anni avvenire, perché ogni nuovo device, ogni nuovo social network può cambiare le carte in tavola. Di certo, hanno detto in coro i direttori dei quotidiani, solo con l'innovazione associata alla qualità dell'informazione proposta le aziende editoriali potranno guardare con fiducia al futuro. Serve dunque non smettere di imparare, di sperimentare nuovi modi per raccontare. Senza dimenticare che il giornalista, con la sua capacità di proporre le notizie, resta il fulcro del sistema. 

"Aprile le redazioni ai giovani, non dovete avere paura": questa la frase di Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori, che riassume un po' la due giorni. Una frase rivolta da Ceccherini agli stessi editori affinché il giornalismo italiano entri definitivamente in una nuova era.  

Proprio Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori, ha concluso la giornata dal palco con i direttori Usa Dean Baquet, Davan Marahaj, Gerard Baker e Martin Baron. "Vorrei dirvi grazie di cuore - il messaggio di Ceccherini ai giovani che hanno affollato l'auditorium della Bagnaia - perché siete stati come vi avevamo chiesto, irriverenti e rivoluzionari e avete dimostrato chi siete e quanto valete con domande sempre scomode fatte con la testa alta e lo sguardo dritto".

Un applauso dunque ai ragazzi: "Bravi perché siete stati quel che siete. In questi giorni avete rotto il ghiaccio mille volte, avete fatto alzatacce, avete impegnato ore in discorsi sempre seri e siete sempre stati all’altezza. Sapete perché lo siete stati? Perché avete avuto il coraggio di mettervi in gioco, il futuro è di chi ha coraggio. E il futuro può essere davvero vostro. Siete all’altezza di credere in voi stessi e potete avere fiducia. Fate vincere la speranza e andrete oltre. Vorrei dirvi che nel siate quel che siete ci sta scritto un messaggio che molti relatori hanno voluto portare qui. Il messaggio di chi vi ha inviato a coltivare i vostri talenti per essere quello che siete, per essere voi stessi, perché i talenti sono qualcosa da coltivare per metterli a disposizione degli altri ma anche per trovare il proprio posto al mondo. In questi giorni abbiamo visto quanti talenti avete. Non abbiate paura e fate vincere il coraggio. Fatevi un applauso, è meritato.