L'ingresso del Palazzetto del Costone
Siena, 14 Marzo 2015 - LA PROCURA della Repubblica ha aperto un fascicolo sulla realizzazione del palazzetto del Costone a Montarioso. Al momento i carabinieri della squadra di polizia giudiziaria presso la Procura stanno procedendo contro ignoti, ma dai documenti già sequestrati emergerebbero delle «discrasie» proprio sulla costruzione dell’impianto sportivo o meglio sulla superficie sulla quale è stato realizzato.
Nei mesi scorsi a fronte dei ripetuti sopralluoghi a Montarioso relativi ai nuovi insediamenti abitativi che alla fine erano stati stati tutti sequestrati per «abuso edilizio», gli stessi uomini dell’Arma nell’acquisire documenti prendono anche quelli del palazzetto del Costone e si rendono conto che in quell’area non doveva essere costruito il palazzetto, bensì erano previsti due campi da tennis. Il progetto era legato alla realizzazione del centro commerciale di Montarioso, ma per un qualche motivo non andò in porto. Come mai c’era stato questo cambio in corso d’opera? Chi aveva dato l’ok a costruire e soprattutto per farlo è stata interessata una particella di proprietà dell’Anas senza che la stessa azienda ne sapesse nulla fino a qualche giorno fa quado gli stessi carabinieri della pg presso la Procura scrivono chiedendo di acquisire la relativa documentazione sulla cessione di quella porzione di terreno e di conseguenza la relativa autorizzazione a costruire il palazzetto visto che nei documenti archiviati al comune di Monteriggioni non se ne trova traccia. E a proposito di atti «spariti» da sei mesi lo stesso ente pubblico sta cercando di ricostruire il regolamento urbanisto approvato dalla giunta precedente a quella della Senesi.
Ora a complicare il quadro dell’ex amministrazione di Monteriggioni mancava solo il palazzetto del Costone. L’Anas non ha ancora risposto alla richiesta dei carabinieri che vogliono che dimostri di aver ceduto quel pezzo di terra per costruire il palazzetto dello sport.