Mori vince il concorso per il Palio di luglio. L'artista che dipinge con il vino rosso farà quello dell'Assunta

Il pittore senese lavorerà sulla seta in Fieravecchia. La fiorentina Elisabetta Rogai dovrà cimentarsi con il tema 'Terra di Siena Terra del mondo' / ELISABETTA ROGAI DIPINGERA' IL DRAPPELLONE DELL'ASSUNTA

Francesco Mori (Foto di Pietro)

Francesco Mori (Foto di Pietro)

Siena, 6 marzo 2015 - ERA ad Assisi, Francesco Mori, nella basilica della Porziuncola, quando ha ricevuto la notizia. Quella ufficiale, della giunta: aveva vinto il concorso riservato ai senesi per dipingere il Drappellone di luglio dedicato al miracolo delle Sacre particole conservate in San Francesco. «Un bozzetto che colpirà – l’anticipazione del sindaco Bruno Valentini, al mattino, a margine di una conferenza stampa – dove è stata ben armonizzata la devozione appunto per il miracolo con la capacità di rappresentare la sacralità in termini di protezione verso la nostra città. Una sorta di alone protettivo che la Vergine ha sempre avuto verso Siena emerge in modo prepotente, con elementi iconografici molto forti che potranno colpire sia da lontano che nell’osservazione a distanza ravvicinata. C’è stata una forte discussione ma, alla fine, il parere della commissione sulle 83 proposte, è stato unanime». Si parla di «semplicità di lettura», riferendosi all’opera di Mori che, grossetano ma nato a Siena, ha stabilito dopo un breve girovagare la sua residenza nella nostra città. La sua bottega, dove tiene corsi di calligrafia e di miniatura, è in Fieravecchia. Sarà qui che nascerà il Palio di Provenzano di un artista che ammira la lezione di Pietro Annigoni e sotto la guida del professor Luciano Bellosi, uno dei più conosciuti studiosi della pittura italiana medievale, è ‘cresciuto’. Ha partecipato alla realizzazione del catalogo sulla mostra di Duccio, nel 2006 dipingendo la riproduzione della preziosa vetrata per la ‘fenetra rotunda magna’ del Duomo. Copia che ha sostituito l’originale. E nel 2007 Vittorio Sgarbi gli ha commissionato l’esecuzione delle vetrate della cattedrale di Noto. Nel suo bozzetto del Palio la commissione ha rilevato «l’auspicio di un atteggiamento positivo che i tempi impongono, la creazione di una serena atmosfera anche per il cromatismo ascensionale che conduce dal terrestre al celeste».

«Nessuna dedica del Drappellone dell’Assunta all’Expo – ha chiarito il sindaco tagliando la testa al toro alla gara per l’imprimatur – , abbiamo solo voluto riconoscere il valore della ‘Terra di Siena Terra del mondo’ nell’anno in cui l’Expo si richiama ai valori della qualità alimentare e della sostenibilità. Messaggio che trova spunto a cominciare dagli affreschi del Buongoverno del Lorenzetti. Dunque non ci siamo concentrati sull’evento commerciale in sé, anche se non sarebbe stato scandaloso. Nel Palio vedo uno scivolamento verso un’eccessiva sacralità». Ad interpretare il tema sarà la fiorentina Elisabetta Rogai, artista internazionale famosa anche per il quadro divenuto l’etichetta del vino ufficiale del semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea. Nel 2011 ha tra l’altro lanciato i dipinti ‘wine-made’ realizzati con vino, trattato in laboratorio, che col passare del tempo cambiano colore seguendo l’evoluzione naturale del prodotto.