Colle Val d'Elsa, Raid vandalico contro il Comune

Terzo attacco in cinque mesi. Ztl, tagliati i cavi delle telecamere

Polizia Municipale

Polizia Municipale

Colle Val d'Elsa, 19 ottobre 2014 -  VANDALI nuovamente all’attacco del Comune di Colle. Nella notte fra venerdì e sabato, qualcuno per il momento ancora sconosciuto ha messo fuori uso le telecamere di sorveglianza del varco di Palazzo Campana, che controllano l’accesso alla ztl del Castello, tranciando i cavi di alimentazione dell’impianto e impedendo alle telecamere di continuare a funzionare. Un danno che si è rivelato più serio di quanto apparso in un primo momento, tanto che gli operai hanno dovuto lavorare alcune ore per ripararlo e mettere nuovamente il varco in condizione di rilevare le targhe delle macchine che lo oltrepassano. Il sistema è tornato in piena efficienza a metà mattinata di ieri, mentre la polizia municipale ha aperto un’inchiesta per individuare gli autori di un gesto che, se non ha creato problemi al traffico, resta, comunque, un episodio che merita di essere messo in piena luce.

Anche perché è la terza volta in soli cinque mesi che il Comune colligiano è vittima di un attacco vandalico che danneggia la proprietà pubblica. Il primo della serie, il più grave per i danni causati, era avvenuto nella notte fra il 14 e il 15 maggio scorsi, quando alcuni sconosciuti si erano accaniti con inaudita violenza contro gli automezzi dell’amministrazione comunale parcheggiati in via Dietro Le mura, nei pressi del Ponte del Campana, e nel sottostante parcheggio di Bacìo. Due macchine furone distrutte con violenti colpi di spranga o di bastone, mandando in frantumi cristalli, tergistristalli, fari e specchietti retrovisori, ma, soprattutto, spaccando parti meccaniche essenziali: una devastazione che rese impossibile la riparazione, che avrebbe finito per costare più dell’acquisto di mezzi nuovi.

Oltre alle macchine, nel mirino dei teppisti finirono anche alcuni lampioni a muro e alcune colonnine di illuminazione, divelti i primi e abbattute le seconde. Il secondo episodio proprio un mese fa, nella notte fra il 16 e il 17 settembre: qualcuno tentò di incendiare l’ufficio tributi rompendo il vetro di una finestra e dando fuoco alle pile di documenti cartacei che si trovavano sul davanzale interno, fallendo nel suo scopo solo perché, forse per il suo stesso peso, la carta continuò a bruciare ‘a fuoco morto’ fino al suo esaurimento senza sviluppo di fiamme.

Alessandro Vannetti