Palio, "Le Contrade vanno bene tutte. Non sono certo un ‘razzista’"

Inizia l’avventura di Andrea Coghe nella nuova scuderia

Andrea Coghe

Andrea Coghe

Siena, 23 novembre 2014 - "Bisogna dargli  fiducia a questi giovani. Andrea è uno che non molla: ho sempre creduto in suo padre, mi fido anche del figlio». Massimiliano Fabbri non fa in tempo a finire la frase che, dai box in fondo alla scuderia si leva la voce di Coghe jr: «Un proprietario che non mi ha mai sceso dai suoi cavalli, Massimiliano. E ora mi occuperò anche della nuova arrivata, Bohemien da Clodia». Il fantino fa uscire la mezzosangue (che è anche di Fabio Becatti) dalla giostra mentre Ornella, una cagnolina minuscola che ti strappa di mano le coccole, s’intrufola la fra le zampe. Orgoglioso, Andrea Coghe, della «sua» scuderia. Quella in cui un tempo c’era Simone Berni e che adesso è l’investimento per il futuro del fantino. Dove non manca neppure il tocco trendy, opera della sua compagna Camilla che ha messo tendine e grandi cuori, oltre che mobiletti bianconeri nello spazio dedicato ad accogliere le Contrade. «Ma anche a fare qualche cena fra amici», rilancia Andrea. Raccontando «che quest’anno ho puntato più sulla qualità, almeno sulla carta, che sulla quantità. Ho tre puri, mi servono per Asti e per la provincia, 4 mezzosangue che sono Manioca e Matato che è stato domato da babbo insieme ad Oppio, Bohemien, che va nei 5 anni, poi Lauretta Mia, che entra nei 4».

Perché una scuderia da solo, senza papà Massimo.

«Ho le mie idee e il mio modo di fare. E’ chiaro che se serve un consiglio su un cavallo lui è e sarà il primo a cui mi rivolgo. Però...»

In cosa siete diversi?

«Il problema è in realtà che siamo troppo uguali! E poi voglio fare di testa mia».

Con la Selva, che ti ha fatto montare Istriceddu per una prova...

«Ci siamo lasciati bene, resta un ottimo rapporto.Mma è normale che oggi nessuno spenda parole con uno che non è ancora fantino. Finché non ho corso il Palio non mi posso considerare tale».

Non sarà semplice visto lo schieramento di corazzate.

«Piccole o grosse per me non fa differenza, non sono... razzista. Va bene anche se sono rivali».

Sarà un’annata difficile?

«Perché lo scorso anno come fu? Finché non riesco a debuttare il percorso sarà in salita».

Si dice che vadano di moda collaborazioni fra fantini. Qualcuno ti ha chiesto di fare sinergie?

«Ne ho visti più di uno di colleghi ma solo perché ci conosciamo. Ad oggi comunque non sono in grado, tantomeno lo voglio, di chiudere le porte a nessuno».

I capitani - di recente si sono espressi così anche Oca e Valdimontone - dicono che i possibili debuttanti del 2015 sono Coghe jr e Arri.

«Che dire... li ringrazio».