di Laura Valdesi
Siena, 25 settembre 2014 — Stropicciatevi pure gli occhi. Lo scenario resterà immutato. Fatelo ancora, se siete increduli: apparirà sempre il Castellare com’era negli anni Quaranta. L’epoca d’oro della Contrada che vinse molto, nell’immediato dopoguerra, e a distanza ravvicinata. «So’ tornati i bei tempi’» è infatti il tema della festa nel rione che si è svolta ieri sera, a partire dalle 21, nella Civetta. Tutto legato alla vittoria del Palio dell’Assunta, ovviamente. A tirare le fila di un lavoro certosino, fatto rigorosamente in casa, è Stefano Traballesi che rilancia: «Abbiamo vinto nel 2009, poi quest’anno. Speriamo di fare come nel dopoguerra e continuare». Il rione ha cambiato volto. «E' tornato ad assumere le sembianze che aveva oltre 70 anni fa. Le vie e le piazze sono state trasformate, le persone accolte all’ingresso, in piazza Tolomei, guidate poi in Calzoleria, in piazzetta Mori, fino alle Donzelle e al Castellare, quindi in Cecco Angiolieri». Qualche esempio. «Rinasceranno le botteghe storiche dell’epoca. Ci sarà il ristorante Pacciarelli, il ristorante Il Castello e in piazza Tolomei prende corpo ‘La corte di Cecco’ che veniva un tempo realizzata dentro i locali dove si trova attualmente la Benetton. I civettini l’avevano preso in gestione con sala da ballo e punto ristoro. A suonare sarà la Brass Band. Musica dal vivo, ovviamente. E dell’epoca, come lo sono alcune auto e anche dei tavolini, oltre che i vestiti». Quanti i contradaioli impegnati? «La risposta è stata eccezionale. Almeno duecento persone, anche se nessuno era obbligato a darsi da fare con gli attrezzi e l’allestimento». A mezzanotte il gran finale. «Arriva il Drappellone e poi Alex Baldi legge anche la poesia sul retro del Palio. Quindi tanta musica, partendo dagli anni '40 per arrivare ad oggi».