Caos alla mossa, la versione di Gingillo: "Ha afferrato le redini del cavallo che si è impennato"

Il fantino spiega che non è stato preso per il giubbetto da Carboni. Ci sarebbero dei video

Gingillo a Fucecchio in Massarella (Foto Germogli)

Gingillo a Fucecchio in Massarella (Foto Germogli)

Siena, 26 maggio 2015 - «NON MI ha tirato giù da cavallo prendendomi per il giubbetto, ha afferrato solo le redini. Rijahid si è impennato e, per evitare di essere schiacciato, sono scivolato giù». Ricostruisce così Giuseppe Zedde l’episodio che ha segnato il palio di Fucecchio dove correva per Massarella ed era uno dei favoriti. «Ho comunque cercato di fargli mollare le mie redini al momento della partenza», ribadisce riferendosi al comportamento tenuto da Giosuè Carboni che montava nella rivale Torre. Forse era meglio se la mossa non veniva data buona? «Sinceramente ci ho sperato. C’era confusione, quanto alla posizione. Poi aveva annullato tante volte che, forse, se lo faceva anche in questa circostanza era meglio. Tanto non era buio, si poteva ripartire tranquillamente».  Sei rimasto impassibile. «Gli ordini della contrada erano di non reagire alle provocazioni perché, anche se eravamo tra i favoriti, il palio si corre anche nel 2016, nel 2017... Se uno desse retta al carattere ci sarebbe da reagire, eccome...» 

Carboni in fondo ha svolto il suo mestiere al meglio...

«Sì, sì... capisco. Fa parte del gioco però non pensavo che si sarebbe arrivati a tanto».  Potevi vincere: c’è grande rammarico? «Rijahid era uno dei cavalli favoriti ma Nanneddu non andava sottovalutato, idem Nottifrimmesmai che qui ha sempre fatto bene. C’era insomma una rosa di 4-5 mezzosangue che potevano giocarsela, compreso il mio che era però alla prima esperienza. Mi sarei accontentato anche di partire quinto o sesto. Poi puoi perdere ma almeno ci hai provato».  Si parla di possibili sanzioni per Carboni che, a caldo, comunque, ha detto di aver tenuto saldamente le sue mani sulle redini. Ci saranno filmati utili a ricostruire quella fase? «Credo proprio di sì».  Con il collega vi siete sentiti? «No, no... Non voglio sentire nessuno. Anche le dirigenze mi hanno chiamato ma non ho risposto. Da oggi penso solo a Legnano».