Troppa calca sull'autobus, studentesse ferite a viso e polso

La denuncia dei genitori: "Il problema va risolto"

Autobus affollati (Businesspress)

Autobus affollati (Businesspress)

Siena, 27 gennaio 2015 - "Nulla di grave, per fortuna, ma i ragazzi non dovrebbero viaggiare così". Mamma Letizia è calma, ma decisa: l’infortunio di cui sua figlia è rimasta vitttima sull’autobus che dal polo scolastico di Colle la riaccompagnava a casa non la preoccupa, ma non lo digerisce. Anche perché, per lei, è tutto molto chiaro: quello che è successo dipende esclusivamente dal sovraffollamento dei pullman su cui i ragazzi salgono all’uscita da scuola.

"C’è stato un violento ondeggiamento e tutti quelli che erano in piedi, lei compresa, hanno perso l’equilibro – racconta –. Ha sbattuto il viso proprio su un palo a cui cercava di reggersi, ferendosi leggermente un labbro: come ho detto non è niente di grave, come non lo è la leggera distorsione a un polso che ha subito un’altra ragazzina, ma non è questo il punto. In quel pigia-pigia, anche se i viaggi sono brevi, la sicurezza non può essere garantita e non è giusto che accadano cose del genere. Invece, purtroppo, succedono, anche per colpa delle condizioni delle strade, che fra buche, fossi e rialzi sono di per se stesse una minaccia, ma non succederebbe nulla se i ragazzi potessero viaggiare in condizioni migliori". La signora racconta anche di espisodi innocui e quasi divertenti (come quello studente che, nella calca, non è riuscito a tenere il suo zaino che è rimasto a terra e lui, una volta arrivato al terminal di via Bilenchi, anziché andare a casa ha dovuto salire sul primo autobus che tornava in viale dei Mille per andare a riprendersi lo zaino), ma sintomi di una situazione non più sopportabile.

"Abbiamo fatto più volte presente il disagio dei nostri figli e i rischi che corrono – afferma ancora Letizia – e anche voi avete fatto un ottimo reportage sul modo in cui i ragazzi sono costretti a viaggiare per tornare a casa, ma non è servito a niente. Non si è andati al di là di una semplice e burocratica ammissione dell’esistenza di una ‘criticità’, ma di atti concreti per almeno alleggerire la situazione non se ne sono visti. In compenso la società dei trasporti si è data molto da fare sul piano promozionale potenziando l’uso della tecnologia, dimenticando, però, che la miglior promozione sarebbe quella di far viaggiare sicuro chi ha pagato profumatamente e in anticipo anche i viaggi che non farà".