Bellocchio: "Il Palio perfetto è quello che si vince"

Oca, Giraffa e Istrice: tre strade aperte

Bellocchio (Foto Di Pietro)

Bellocchio (Foto Di Pietro)

Siena, 23 giugno 2016 - La prima mattinata di previsite al Ceppo si è conclusa con i cavalli della scuderia Bruschelli. Occhi puntati sul dominatore dell’ultima carriera Polonski e su Quasimodo, altro soggetto piuttosto interessante. Insieme a loro Enrico Bruschelli detto Bellocchio, che riguardo alla prossima carriera ha le idee piuttosto chiare: «Non vedo l’ora di arrivare al 29 – commenta Bellocchio – perché ho un solo obiettivo in testa, e non è quello di essere tra i 10. Indossare un giubbetto è un gradino da salire in questo momento, ma il vero obiettivo è un altro». Oca, Giraffa e Istrice, sono queste le 3 contrade a te più vicine? «Sono 3 contrade con le quali ho degli ottimi rapporti. Alla fine credo che non ci saranno grosse sorprese, perché le cose dette durante tutto l’inverno non sono solo chiacchiere, ma hanno un fondo di verità. Le contrade alle quali vengo accostato sono soprattutto queste 3, ma potrebbe esserci anche qualche altra possibilità». Quella di luglio si annuncia una carriera impegnativa, con tante contrade che non vincono da molto tempo. Cosa ne pensi? «Ogni palio a suo modo è sempre impegnativo. Credo che ci siano molte contrade che vogliono vincere, alcune con la rivale ed altre senza». Il palio «ideale» di Bellocchio è in una contrada con o senza la rivale? «Il palio ideale e perfetto è quello che si vince, tutto il resto non conta». Gabriele Voltolini