Da Colle Val d'Elsa a Marsiglia: Beatrice diventa ballerina internazionale

Scelta fra ottocento persone, la 21enne toscana andrà in tourneé in tutto il mondo con la Compagnia della città francese. Un successo anche per i maestri che hanno creduto in lei in questi anni

Beatrice Cardone

Beatrice Cardone

Colle val d’Elsa (Siena), 19 luglio 2016 - “Io non farò mai danza”. Da quella frase detta nei primi anni Duemila a Colle Val d’Elsa di fronte a una scuola di danza ne è passata di acqua sotto i ponti. Beatrice Cardone, 21 anni, colligiana, è stata scelta dal Ballet National di Marsiglia per una tourneé internazionale che la porterà a danzare sui palcoscenici dei quattro angoli del mondo. Una storia simbolo per tanti giovani toscani. La storia di chi ha creduto in un sogno attraverso un durissimo studio quotidiano. Studio che non è finito e che non finirà mai.

“Eppure dissi proprio così a mia madre di fronte a una scuola di danza che mi fece visitare quando avevo sei anni. Lei, che a sua volta ha fatto danza ed è una grande appassionata, voleva che intraprendessi questa strada ma all’inizio non volevo saperne”.

Poi, quei passi che a Beatrice, bambina che si affacciava alla vita, sembravano senza senso assunsero un altro significato. “Iniziai alla scuola Arte Danza di Colle Val d’Elsa con la maestra Simona Bernardi - racconta Beatrice - Nei primi anni la danza era un’evasione dalla routine, dai compiti, dalla scuola”. A undici anni un altro passo (di danza) importante. Beatrice si iscrive al Balletto di Toscana a Firenze dopo essere stata notata durante alcuni stage estivi.

“L’impegno di una-due volte la settimana piano piano aumentò con gli anni - racconta Beatrice - E’ lì che cominciai a capire che la danza classica poteva essere la mia vita. Ma non dissi mai, come invece altre ragazze intorno a me, ‘Farò la ballerina’. Io volevo provarci, ma quello restava un sogno che ancora dovevo realizzare. Pensavo che ci avrei messo tutta me stessa e che proprio per questo, se fosse andata male, non avrei avuto rimpianti”.

Beatrice passa dieci anni a studiare danza duramente. Sono gli anni della sua vera formazione come ballerina. Alterna lo studio sulle punte a quello sui banchi di scuola. E’ una vita non facile per una ragazza così giovane, ma alla fine è l’unico modo per riuscire a sfondare. Per arrivare all’audizione di Marsiglia e vincerla di fronte ad ottocento concorrenti (esatto, ottocento).

“Forse è proprio quando è stato detto il mio nome alla fine delle audizioni che ho capito che la danza classica era la mia vita”, dice Beatrice ricordando quei giorni di inizio maggio in cui è volata in Francia per poi essere scelta. L’esperienza del Balletto di Toscana per Beatrice si conclude nel 2014. Ma a quel punto c’è un altro passo (sempre di danza) fondamentale.

“Mi fu consigliato di intraprendere un percorso di studio privato. Avere un insegnante solo per te è molto diverso dalle lezioni collettive. Gli occhi sono su di te, su quello che fai bene e su quello che sbagli”.

E così, conseguita la maturità, Beatrice va a lezione da Mariarosa Villoresi, fiorentina, per molti anni sui palcoscenici di tutto il mondo. I tanti anni di studio a Firenze per Beatrice sfociano nel 2015 nel progetto Dancer at Work, ideato da Eugenio Buratti e a cui partecipa la stessa Mariarosa Villoresi. Dancer at work prepara ballerine e ballerini alle audizioni nei teatri internazionali. Un progetto di valore perché incoraggia chi si affaccia alla professione. "Da settembre 2015 in poi ho partecipato ad audizioni ad Hannover e Innsbruck - dice Beatrice - Fino a Marsiglia”.

Il volo verso la Francia non è senza emozioni. Beatrice sa che può farcela. “Non sono longilinea e fatico più di altre ballerine a creare certe linee e certe figure con il corpo - spiega - Dalla mia parte ho la forza fisica”. L’audizione a Marsiglia è durissima. Il primo giorno prevede una normale lezione di danza. Il secondo è una vera prova di forza. Tra prove di repertori vari l’audizione dura dieci ore, dalle dieci del mattino all’ora di cena. Non ero mai arrivata fino a questo step ed ero davvero distrutta”.

Alla fine di quella giornata arriva la notizia. Per Beatrice, dal 1 settembre, c’è un anno di contratto con regolare stipendio. E’ una delle cinque persone scelte su ottocento: tre uomini e due donne. “Abiterò a Marsiglia, sto cercando un appartamento”.

Ma non è triste di lasciare Colle Val d’Elsa, i suoi genitori, Angelo e Linda, e i suoi amici. “Sono tranquilla, al giorno d’oggi è facile restare in contatto con i propri cari grazie alla tecnologia e ci sono tanti mezzi di comunicazione che possono collegarti velocemente ai tuoi cari”. Beatrice vivrà in un contesto internazionale con colleghe e colleghi da Cina, Giappone, Brasile, Portogallo oltre che francesi.

“Faremo una tournée non solo in Europa ma in tutto il mondo”. Anche se è solo all’inizio di una carriera che sarà non semplice, Beatrice ringrazia “tutti quelli che hanno creduto in me. Tutti mi hanno insegnato qualcosa. Un grazie va alla mia famiglia, ai miei genitori e al mio ragazzo Andrea, che mi ha sempre sostenuto”. E dire che Beatrice non voleva fare danza. E pensare che lo disse alla mamma di fronte a una scuola di danza. Da allora di tempo ne è passato. La Toscana ha un motivo in più per essere orgogliosa. Una sua figlia vola a Marsiglia, anche se è solo l’inizio di una carriera di ostacoli e soddisfazioni.