Derubata dalla badante, accusata ex soldatessa russa

La donna avrebbe portato via 50mila euro

Anziani e badanti

Anziani e badanti

Siena, 20 aprile 2015 - Una badante "super fidata": così era stata presentata alla famiglia di un’anziana residente a Siena, ma di fatto (almeno stando a quanto accertato) le credenziali sono state vanificate dalla realtà.

La badante originaria della Russia dove era in forza all’esercito sovietico lascia il suo Paese. Arriva in Italia dove si propone attraverso un’associazione come badante. Viene regolarmente assunta da un noto professionista per accudire la sua anziana mamma. Sembra andare tutto per il meglio fino a quando la straniera chiede ed ottiene dai suoi datori di lavoro di fare il ricongiungimento con il marito che era rimasto nell’Unione Sovietica. L’uomo viene in Italia e va ad abitare nell’appartamento dove già viveva sua moglie e di proprietà della pensionata.

Nessuno in quel momento poteva immaginare quanto da lì a qualche settimana sarebbe accaduto. I familiari dell’anziana vengono, infatti, contattati dagli uomini della Guardia di Finanza che chiedono chiarimenti su quella badante. La donna, infatti, aveva fatto un cospicuo trasferimento di denaro (oltre cinquantamila euro) dall’Italia all’Unione Sovietica. Come era possibile che una badante avesse tutta quella disponibilità economica? La verità non tarda a venire a galla: i soldi erano stati prelevati dal conto corrente (di fatto prosciugato) della pensionata.

I familiari presentano formale denuncia (oggi sono parti civili in un processo penale e sono assistiti legalmente dall’avvocato Duccio Panti) contro la badante e il marito di lei. I congiunti dell’anziana signora affermano l’ex soldatessa russa e suo marito hanno praticamente portato via tutti i risparmi della pensionata. La coppia straniera per tutta risposta afferma di essere stata danneggiata tanto da chiedere un cospicuo risarcimento danni. Ora la parola passa al giudice del dibattimento e dovrà essere lui a dire attraverso i documenti in suo possesso cosa è realmente accaduto e quindi stabilire chi ha ragione e chi ha torto.

Cecilia Marzotti