Ascoltando la voce della madre si salvano i neonati prematuri

Terapia intensiva arriva la cura che prevede la lettura dei libri

Stefano Scaramelli con la dottoressa Barbara Tomassini

Stefano Scaramelli con la dottoressa Barbara Tomassini

Siena, 2 maggio 2016 - UNA NASCITA prematura è difficile, ogni giorno possono arrivare complicazioni e i genitori non possono fare altro che aspettare. Il senso di impotenza è forte, ma il team del reparto pediatrico delle Scotte offre una possibilità di azione e di sostegno in un momento incerto della vita familiare.

L’INIZIATIVA si chiama Ascolta la mia voce ed è stata realizzata nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale, in collaborazione con la commissione sanità della Regione, la biblioteca comunale degli Intronati e le associazioni Coccinelle, Nati per leggere e Nati per la musica. Ieri l’inaugurazione alla presenza, tra gli altri, di un soddisfatto Stefano Scaramelli, presidente della commissione sanità della Regione.

Questa sinergia darà alle mamme dei bambini nati precocemente la possibilità di essere vicini ai loro figli, di dedicarsi ad una attività all’interno del reparto di Terapia intensiva utile a loro stesse e ai loro piccoli.

Un connubio tra ricerca scientifica e spirito di umanità: se da un lato, infatti, questo progetto dà alle mamme – e in generale alla famiglia intera – un sostegno psicologico in un momento difficile e dall’esito incerto, dall’altro la scienza conferma che il dialogo con il bambino prematuro ha effetti benefici sul suo sviluppo fisiologico.

Regolazione del battito cardiaco, miglioramento dell’alimentazione, aumento della resistenza al dolore: effetti sul neonato che possono aiutarlo a superare la prima e più difficile fase della sua vita.

Ne è convinta la dottoressa Daniela Urilli, psicologa del Dipartimento materno infantile: «L’ascolto è la cosa più importante oltre le cure dei medici, questo progetto si inserisce in uno scenario particolare come la nascita prematura: una separazione brusca tra madre e bambino, che crea confusione e un senso di irrealtà nelle madri».

A disposizione delle mamme ci saranno libri da leggere ai propri bambini, ma anche testi dedicati ai genitori e alle nascite premature.

Un sostegno per affrontare una prova difficile, per capire come passare dal senso di impotenza all’aiuto per il proprio bambino. Filastrocche, favole e ninne nanne, da leggere ma anche da cantare: come afferma la coordinatrice regionale dell’associazione Nati per la musica «l’affetto che una madre mette nelle parole, anche quando parla è come se cantasse».

Tiziana Palmieri