Apre l’orto dedicato ai tartufi. Laboratori per i bambini

San Giovanni d’Asso, domani l’inaugurazione

Un cane da tartufo

Un cane da tartufo

Siena, 19 settembre 2014 - SONO un fortissimo richiamo alle cerche guidate di tartufo che a pochissime centinaia di metri da qui, nei periodi di maggiore raccolta di bianco, marzolo e scorzone, daranno la possibilità ai cani da tartufo ed i loro padroni di provare la loro grande maestria e destrezza per la gioia di curiosi e appassionati. Parliamo delle sagome metalliche di un tartufaio e due piccolo cani lagotti che trovano un prezioso tartufo di vetro. Questa installazione è solo una delle particolarità dell’Orto di Sesto la cui inaugurazione è prevista domani alle 10,45. In quell’occasione il tartufo di vetro nasconderà un vero scorzone. Questa nuova, sfavillante sezione all’aperto del Museo del Tartufo consiste in una area attrezzata a pochi metri dal castello e dal Museo vero e proprio. L’area, fra l’altro già visibile dall’esterno, riveste una forte funzione didattica e ricrea un giardino botanico che è una ricostruzione dell’habitat del tartufo, sia bianco che marzolo e scorzone. Tre aree di 100 m2 ciascuna in cui tre distinti habitat riproducono i luoghi ideali di altrettanti tartufi con le medesime piante che in natura ne favoriscono la crescita. Quindi il pioppo, fra le cui radici si sviluppano le spore del tartufo bianco oppure l’albero del nocciolo per il marzolo. Per ricreare l’habitat dello scorzone è stato ricreato un terreno semi roccioso e calcareo. Il progetto riqualifica uno spazio che 30 anni fa era l’orto principale da cui si riforniva tutto questo borgo. A curarlo c’era Sestilio Domenici detto Sesto, che ha portato avanti questa attività fino all’età della pensione. Per questo nell’area vi sarà un cartello con una breve storia di Sesto. E’ prevista quindi la presenza di un figlio di Sesto e anche membri della famiglia proprietaria del terreno Sorge-Pasqui a cui va la gratitudine degli allestitori. Un’altra peculiarità di quest’area di complessivi 2400 m2 sarà la presenza di cartelli informativi perché la finalità principale dell’Orto è quella di tenere viva la cultura del tartufo fra le nuove generazioni. Vi sarà un gazebo per le dimostrazioni didattiche presso una grande vasca. Inoltre è compreso un anfiteatro di gradoni naturali con blocchi di tufo con 70 posti a sedere di terracotta locale per spettacoli e rappresentazioni. E avrà il suo piccolo spazio anche una zona dedicata alle erbe spontanee della Toscana.

 

Simone Rosario