L’affondo di Scaramelli: «Serve sincerità»

Il capolista Pd a Valentini

Il sindaco Bruno Valentini

Il sindaco Bruno Valentini

Siena, 21 maggio 2015 - «UNA RIVOLUZIONE della sincerità». Questo chiede Stefano Scaramelli, sindaco di Chiusi e capolista del Pd alle regionali, nonché punto di riferimento della galassia renziana a Siena e provincia.

«Indipendentemente dalle richieste politiche e senza attendere il corso della Magistratura – spiega – il sindaco dovrebbe dire di più sulle vicende che lo coinvolgono, argomentare nei dettagli e raccontare come sono andate le cose; spiegare, nel rispetto della città, dei cittadini, del nostro partito e di chi lo ha sostenuto a livello politico cosa è successo».

«E’ LA SINCERITÀ – va avanti Scaramelli – il pilastro su cui la città deve ripartire per passare da sistema-Siena a modello-Siena. Deflagrante più delle richieste di cambiamento, delle dimissioni, dell’antipolitica che cavalca l’ambiguità, la sincerità è la rivoluzione che Siena deve innescare. Occorre fare chiarezza subito».

Secondo Scaramelli, poi, «l’aria nuova» portata da Matteo Renzi a Siena «non è arrivata in tutti i luoghi». «Dentro alcune stanze – spiega – in cui si continua a perseverare sul solco degli intrecci politici, di accordi fatti da uomini ombra che operano dietro le spalle dicendo una cosa e facendone un altra. Quinte linee ormai al capolinea. È evidente che l’azione amministrativa della città abbia bisogno di cambiare passo e persone, ma ha anche necessità di avere credibilità e di iniziare a valorizzare i migliori talenti della città, quelli che si sono distinti con i fatti e le competenze, non a parole o grazie a intrighi politici».

«A Siena – aggiunge ancora Scaramelli – non servono strateghi, né tanto meno ‘colonnine’, servono persone per bene, sincere, che lavorino per il bene degli altri e non per sé stessi. In questa città la politica può tornare ad appassionare, può diventare la ‘buona gestione’ della cosa pubblica ma per farlo deve affrontare i problemi etici, primo fra tutti la sincerità».

«BRUNO – conclude Scaramelli – è un amico e compagno di partito al quale voglio bene e perché appunto gli voglio bene credo sia arrivato il momento che nel continuare la sua azione debba trovare la forza di contornarsi di persone nuove che aiutino lui e la città a ripartire con slancio nuovo, non solo con l’andamento lento di bici elettriche, ma al ritmo di Ferrari rosse e grintose».