Acquisti con soldi falsi: arrestato

Trentenne rifilava banconote fasulle da 20 euro a esercizi del centro

Fiamme gialle in azione

Fiamme gialle in azione

Siena, 29 marzo 2015 - ENTRAVA nei bar del centro storico, consumava tranquillamente un caffè, un panino o comunque qualcosa da pochi euro e al momento di pagare tirava fuori una banconota da venti. Un sorriso in attesa dell’abbondante resto che intascava senza battere ciglio prima di allontanarsi con una certa rapidità. Tutto normale quindi, una tipica scena che si ripete ovunque e migliaia di volte al giorno con una piccola differenza rispetto al normale: la banconota da venti euro era assolutamente falsa.

Con questo metodo un trentenne di origine albanese ha fatto affari d’oro in città, consumando a seconda delle proprie esigenze in vari bar e intascando ‘resti’ che a differenza della sua ‘patacca’ da venti euro erano autentici. Poi qualcuno, come accade, ha cominciato a mettere gli occhi su questo giovane sorridente e soprattutto ha cominciato a guardare con maggiore attenzione le sue banconote da venti euro, intuendo che c’era qualcosa che proprio non andava. Gli uomini della Guardia di Finanza lo hanno messo nel mirino, seguito e alla fine colto sul fatto l’abile truffatore arrestandolo e sequestrando le banconote fasulle che l’uomo aveva in tasca pronte ad essere spese. Dopo le manette l’udienza di convalida del fermo e il viaggio fino al carcere di Santo Spirito dove il trentenne si trova attualmente associato.

NON SI TRATTA comunque di un caso isolato, considerando che la scorsa settimana un altro ‘signor venti euro’, in questo caso un trentaduenne di origine napoletana, ha fatto lo stesso identico giochino a Montepulciano, peraltro venendo a sua volta scoperto e arrestato.

E’ ipotizzabile che entrambi i truffatori scegliessero con cura i locali dove entrare in azione, puntando decisi su piccoli esercizi, solitamente bar, in cui le banconote non vengono verificate con l’apposita macchinetta, in grado di stabilire se si tratta di denaro falso. La fretta di chi dietro il banco deve magari preparare tanti caffé in brevissimo tempo, a maggior ragione nelle ore di grande affluenza, permetteva ai truffatori di poter agire senza difficoltà, con le banconote fasulle da venti euro che finivano dentro il cassetto senza alcun controllo, in cambio di un resto, al contrario, perfettamente regolare. Per fortuna la Fiamme Gialle hanno messo fine con rapididità e decisione a tutto questo.