Feto abbandonato, pm ordina altri accertamenti

San Gimignano, la giovane donna è ancora ricoverate

I carabinieri stanno ricostruendo l’episodio

I carabinieri stanno ricostruendo l’episodio

Siena, 1 dicembre 2015 - Un dramma familiare pieno di interrogativi senza risposta. E’ ancora solo questo, purtroppo, la vicenda del feto di quattro mesi «abbandonato» venerdì notte lungo la provinciale San Gimignano – Poggibonsi e dei suoi giovani genitori, che non si sarebbero accorti dell’aborto spontaneo avvenuto nella piazzola in cui i dolori lancinanti della ragazza, in preda ad una fortissima emorragia, li avevano costretti a fermarsi mentre, in auto, correvano verso l’ospedale di Campostaggia. Per cercare di fare un po’ di luce sul mistero, il magistrato ha ordinato che vengano fatti gli esami tossicologici, mentre i carabinieri che stanno svolgendo le indagini hanno acquisito i referti medici della trentenne.

Dai documenti risulterebbe che la ragazza, ancora ricoverata in ospedale, non presenta lesioni di nessun tipo e, almeno in termini puramente tecnici, l’aborto è, quindi, da considerarsi ‘naturale’. Il racconto dei fatti forniti dai due giovani, interrogati separatamente, combacia in ogni punto: è stato lo stesso ragazzo, del resto, che ha permesso il ritrovamente del feto, portando i carabinieri nel luogo dove si erano fermati, e nessono dei due risulta al momento indagato. Sono, però, conclusioni che non possono accontentare la giustizia, né, tantomeno, possono bastare ai due genitori per lenire un dramma di queste proporzioni.

Gli accertamenti ordinati dal magistrato potranno chiarire un aspetto della vicenda, ma difficilmente potranno bastare, da soli, a fare piena luce su quanto accaduto. Può trovare una risposta proprio nella drammaticità di quei momenti, invece, il fatto che né la mamma né, tantomeno il babbo, si siano accorti del feto, che al quarto mese di gravidanza misura circa 20 centimetri e pesa più o meno 200 grammi. Il dolore lacerante della ragazza, il sangue, la paura, il buio (erano le 22 circa), l’inesperienza, la concitazione, l’ansia possono aver costituito un mix di circostanze che ha portato al parossismo il dramma che i due giovani stavano vivendo, facendo loro perdere il controllo della situazione fino a non accorgersi di quanto era realmente accaduto.

Alessandro Vannetti