{{IMG_SX}}Castellina (Siena), 25 maggio 2009 - Al cuore di una madre non si comanda: per coprire il gesto del figlio e le conseguenze a cui sarebbe andato incontro ha detto di essersi fatta male da sola. Ma lui non ha consentito quella bugia dettata unicamente dall’amore: "L’ho colpita io, è colpa mia", ha subito confessato ai carabinieri che hanno arrestato M.S., 28 anni, di Castellina in Chianti, per tentato omicidio.

 

Difficilmente avrebbero creduto alla donna, il taglio all’addome lasciava intuire infatti un dramma familiare, reso ancora più triste dal futile motivo ad esso sotteso: la lite per un programma televisivo. M.G., 52 anni, poco prima delle 16 era sintonizzata su un canale ma il figlio desiderava cambiare. Forse soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso in una persona psicologicamente delicata, impegnato (con successo) a superare un momento delicato della propria vita. In quel momento nel bel podere in località San Leonino, lungo la strada che sale a Castellina in Chianti, madre e figlio erano soli. Sembra che il padre fosse andato a vedere la partita.

 

Una domenica calda e tranquilla, come tante altre. Poi la scintilla. Improvvisa. Fulminea. Tutta colpa della televisione. La lite, i toni si alzano, ciascuno intende guardare il programma che più gli aggrada. In realtà la frizione appare solo il frutto di un malessere latente. M.S. afferra all’improvviso un coltello da cucina con cui colpisce la madre alla pancia. Sembra (la ricostruzione dei carabinieri è ancora in corso) due volte, comunque non si tratta di tagli profondi. La donna telefona al 118, si è ferita con un’arma da taglio. L’ambulanza della Pubblica assistenza di Siena vola al podere nel Chianti, fanno lo stesso i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Poggibonsi e i colleghi della stazione di Monteriggioni.

 

Come detto lei prova a far credere di essersi tagliata in modo autonomo ma il ragazzo, che non muove un passo da casa, ammette la responsabilità. Il coltello sulle prime non si trova, alla fine i militari lo individuano e lo sequestrano. La donna viene trasferita in ambulanza alle Scotte. Non è grave, non corre pericolo di vita ma viene ricoverata in osservazione nel reparto di Medicina d’urgenza. M.S. attende di essere portato via dai militari, destinazione carcere di Santo Spirito. Il sostituto procuratore Nicola Marini viene tenuto costantemente informato.