14 febbraio 2016 - Ronde virtuali da Firenze a Capezzano Pianore, da Vinci a Grosseto così come in Umbria, ma a ben guardare in tutta Italia. Un fenomeno nato qualche mese fa e adesso letteralmente esploso: gruppi nati su Whatsapp o sui social network (Facebook su tutti) per coalizzare i residenti di un territorio e attivare centinaia di occhi come fossero telecamere di sorveglianza. Troppi furti in abitazione e sulle auto in sosta, troppa gente sospetta in giro: l’idea si diffonde, siamo forti e siamo tanti, perché non unirsi sfruttando le opportunità che la tecnologia offre? Sono tanti i gruppi già attivi. Servono per dire che in un rione ci sono persone sospette o che i ladri sono entrati in un palazzo e quindi bisogna stare in campana. Certo, la raccomandazione è quella di avvisare prima di tutto le forze dell’ordine quando si nota qualcosa di sospetto, chiamando il 112 o il 113. Ma, a sentire i fautori di questo sistema, la vigilanza virtuale dà i suoi frutti. Controindicazioni? A Roma un uomo avvisato di un furto è sceso in strada e si è trovato davanti i ladri che lo hanno colpito. E’ finito all’ospedale. Insomma, bene alzare la soglia di attenzione, ma senza trasformarsi in sceriffi del "Far Web". E voi, che ne pensate?
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