Donne libere di correre. Ma sul serio

Il commento

Prato, 6 maggio 2016 - Una camminata e una corsa in compagnia per reclamare il diritto di fare jogging sulla pista ciclabile senza timore di subire violenze. E’ quanto accade a Prato, dopo che nelle settimane scorse sono stati segnalati due tentativi di aggressioni ai danni di podiste. Le donne sono state molestate sulla strada di Canneto, località collinare, dove si arriva percorrendo la pista lungo il Bisenzio.

Un itinerario amato dalle appassionate e dagli appassionati delle passeggiate all’aria aperta. A fare da portavoce del diritto di godere a pieno dei luoghi della città è il gruppo Libere di correre a Prato, aggregazione nata nel 2014 dopo un’aggressione ai danni di una podista a cui è seguita, un anno fa, un altro brutto episodio con una giovane finita nelle grinfie del solito predatore.

Il gruppo Libere di correre lancia la proposta della corsa-passeggiata insieme sulla pagina Facebook (la prima è sabato 14 maggio). Nel 2016, l’anno in cui si celebra il settantesimo compleanno del suffragio universale femminile, non è tollerabile che le donne siano condizionate nell’uscire di casa per paura di trovarsi di fronte qualche malintenzionato. Sono stati fatti molti passi in avanti per un cambio di mentalità culturale coinvolgendo gli uomini, ma il cammino è ancora lungo. Le donne di Prato con le corse insieme sono pronte a dare il loro contributo. Non vogliono blindare le passeggiate, ma renderle più sicure in gruppo aperto a tutti, senza distinzione di sesso e di età. Sicurezza che è garantita dagli interventi delle forze dell’ordine con pattuglie a piedi e poliziotti a cavallo sulla pista ciclabile.

L’amministrazione comunale ha aumentato la sicurezza potenziando l’illuminazione lungo le piste. In una democrazia partecipata, le donne e gli uomini di buona volontà, insegnano che è importante mettersi in gioco e diventare attori protagonisti del bene comune.