Mercoledì 24 Aprile 2024

Scuola, il ministro Giannini: stop precariato, ma i posti vacanti e disponibili sono 15mila

Il ministro dell'Istruzione all'indomani della sentenza della Corte di Giustizia europea sui contratti precari. "Non ci saranno più precari nella scuola con il piano assunzionale e con il concorso regolare"

Il ministro Stefania Giannini (Ansa)

Il ministro Stefania Giannini (Ansa)

Roma, 27 novembre 2014 - La sentenza della Corte di Giustizia europea sui contratti precari nella scuola italiana "dice semplicemente che i posti a tempo determinato su supplenze lunghe non si devono fare perché sono contro la normativa europea, ma i posti vacanti e disponibili nella scuola italiana sono 15mila". Lo sostiene il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, intervenendo a 'La telefonata' su Canale 5. "Ma da questo non si può dedurre la pretesa di assunzione di tutti coloro che a vario titolo sono stati o sono precari nella scuola", aggiunge. 

Il ministro poi garantisce che "non ci saranno più precari nella scuola con il piano assunzionale e con il concorso regolare. Il precariato si è creato perché non ci sono stati concorsi. Il concorsone del 2011 è avvenuto dopo 13 anni di silenzio. Noi facciamo subito il concorso, così ci saranno altri 40mila posti disponibili per i giovani". 

Bisogna evitare la patologia del precariato "avendo un corpo insegnanti sicuro con numeri stabili e con posizioni stabili. La sentenza della corte giustizia dell'Aia dice questo e noi questo l'abbiamo capito, risolto e inserito in un progetto che va ben oltre", spiega ancora sottolineando che la legge di stabilità ha "assegnato un miliardo per il 2015 e, a regime, 2 miliardi successivi che non servono solo per piano assunziale". 

Sulla maturità, infine, Giannini ribadisce che l'esame "resta quel che era, ma ci saranno alcune novità che derivano dai nuovi corsi di studio che la legge 55 porta quest'anno per la prima volta a compimento".