Sabato 20 Aprile 2024

Eni, sindacati: "Domani sciopero." A Gela le manifestazioni sono già in corso

Uno sciopero generale dei lavoratori di tutte le aziende del Gruppo Eni è stato proclamato per domani. Il leader della Cgil, Susanna Camusso, "Impensabile che l'azienda abbandoni Gela"

Il petrolchimico di Gela (Ansa)

Il petrolchimico di Gela (Ansa)

Gela, 28 luglio 2014 - E' stato indetto per la giornata di domani uno sciopero generale dei lavoratori di tutte le aziende del Gruppo Eni (impianti di raffinazione, produzione e performazione, impianti chimici e petrolchimici, sedi direzionali, depositi, uffici commerciali e amministrativi, aziende territoriali), oltre allo sciopero di due ore di tutti gli impianti di raffinazione a livello nazionale. In occasione dello sciopero si terrà una manifestazione a Roma alle 15 di fronte a Montecitorio. Nella tarda mattinata, invece, sono previsti alcuni incontri con i gruppi parlamentari del PD, Sel, Lega Nord.

I sindacati assicurano: "L'astensione dal lavoro degli oltre 30.000 lavoratori sarà effettuata secondo le norme previste dalla legge n. 83/2000 e dagli accordi contrattuali intercorsi a tutela della sicurezza delle persone, della loro integrità, dell'ambiente circostante e delle emergenze. 

Le ragioni dello sciopero sono da ricercare nella profonda crisi in atto nel sistema della raffinazione italiana, culminata con la chiusura di tre raffinerie, oltre alla drammatica situazione di Gela, in cui è in corso oggi lo sciopero generale accompagnato da una grande manifestazione in città. Altri motivi di attrito e discordia vanno dalle posizioni recentemente rese note da Eni su blocco di investimenti, alle scelte preoccupanti di "ridimensionamento degli assetti industriali, occupazionali e della politica energetica del Gruppo nel nostro paese".

Da Gela parte una richiesta precisa: mettere al primo posto la necessità di difendere con le unghie e coi denti il lavoro che c'è e di crearne dell'altro. Non esiste un'idea di ripresa in questo Paese se non si parte dal lavoro". Lo ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso, in occasione delle manifestazioni di oggi in città. E ha aggiunto: "Una soluzione è possibile. E' invece impensabile che l'azienda abbandoni Gela."