Fiorentina, una squadra tornata "normale"

Il commento

Paolo Chirichigno

Paolo Chirichigno

Firenze, 1 dicembre 2015 - Bene, ma non benissimo. Squadra stanca, nel secondo tempo poco motivata, demoralizzata dal gol beccato da Floccari su calcio d’angolo: l’attaccante del Sassuolo ha battuto sul tempo Astori e Gonzalo (con Vecino saltato quasi a vuoto). La Fiorentina ci aveva abituato a non soffrire più del dovuto i colpi della sfortuna e gli errori personali (e dell’arbitro), ma stavolta si è quasi seduta, dando l’impressione di accontentarsi del pareggio. Per quasi tutta la ripresa siamo tornati a una squadra prettamente montelliana, incapace di mordere quando era il momento.

E pensare che l’inizio era stato fantastico: a parte il mancato rigore su Ilicic, Borja Valero aveva saputo intercettare una ciccata di Giuseppe Rossi e mettere dentro. Poi la squadra viola aveva saputo tenere bene il campo, recitando lo stesso copione delle occasioni precedenti (Empoli escluso). E’ mancata la fame, questo sì, ma non facciamone un dramma. Le statistiche dicono che la squadra viola per quasi tutto l’arco dell’incontro ha perso la bellezza di ventotto palloni, segno che il possesso era fatto senza la dovuta attenzione.

Il Sassuolo dal canto suo ha ringraziato la distratta difesa viola sull’angolo accelerato di Vrsaljko. Buoni gli altri spunti, anche se Giuseppe Rossi è parso in palese difficoltà, mentre non si può sempre pretendere il miracolo da Kalinic. Siamo a dicembre, il tempo del mercato è maturo ma soprattutto presto arriverà l’ora di scegliere con maggiore decisione una competizione. Diciamolo con franchezza: la Fiorentina non può permettersi di affrontare campionato ed Europa League con la stessa intensità (per non parlare della coppa Italia).

Sousa ha fatto veramente il massimo grazie alla dedizione tremenda (un aggettivo caro al tecnico) di questi uomini. Giocatori rinati, che ci hanno stupito e lo faranno ancora. Non è il caso di rimuginare sul pari di ieri, è una mezza scivolata da dimenticare in fretta.