Uno schianto e la morte sulla strada di casa

Si è spento in ospedale Alessandro Barcellone, socio della pizzeria La Pia di Sarzana

L’incrocio tra la Cisa e via Volta dove è avvenuto ieri il tragico incidente in cui Alessandro Barcellone (nella foto piccola, con alcuni colleghi alla ‘Pia’ molti anni fa) ha perso la vita

L’incrocio tra la Cisa e via Volta dove è avvenuto ieri il tragico incidente in cui Alessandro Barcellone (nella foto piccola, con alcuni colleghi alla ‘Pia’ molti anni fa) ha perso la vita

La Spezia, 19 novembre 2014 - STAVA tornando a casa dopo aver terminato il turno di lavoro nella pizzeria «La Pia» di via Mazzini a Sarzana. Alessandro Barcellone appena pochi minuti dopo ha perso la vita nel rettilineo di via Cisa, nella zona di Ponzano Magra, scontrandosi alla guida della sua Harley Davidson contro una Ford Fiesta sbucata all’improvviso sulla sua direzione di marcia. Uno scontro apparentemente neppure troppo violento in un tratto di strada peraltro disciplinato dalla presenza dell’autovelox. Alessandro, 44 anni spezzino, ha tentato di frenare come testimonia la traccia lasciata dal pneumatico sull’asfalto lunga circa 8 metri ma non ha potuto evitare lo scontro ed ha colpito la parte sopra la ruota anteriore sinistra della vettura volando sull’asfalto. La dinamica dell’incidente dovrà essere valutata dagli agenti della polizia municipale di Santo Stefano Magra intervenuti immediatamente sul posto insieme alla Pubblica Assistenza di Santo Stefano Magra, vigili del fuoco e automedica del 118. Le condizioni del giovane sono apparse immediatamente gravi e dopo i primi soccorsi è stato trasportato all’ospedale Sant’Andrea della Spezia dove però il suo cuore ha cessato di battere.

ALESSANDRO Barcellone era stato dipendente della storica pizzeria spezzina «La Pia» e si era poi occupato della gestione della sede di Sarzana aperta in via Mazzini nel 2006. Molto conosciuto dalla clientela e sempre pronto a una battuta con tutti, conosceva molto bene la professione e il rapporto con il pubblico. Da qualche tempo aveva rilevato la gestione insieme al socio Simone Bandini e altri dipendenti con i quali anche ieri mattina aveva lavorato garantendo, come al solito, il servizio di mezzogiorno. Il solito via vai fatto di studenti, pizze al taglio, focaccia e pranzi veloci di lavoro che lo hanno impegnato sin dopo le 14. Il tempo di salutare i colleghi e dipendenti, salire sulla sua potente motocicletta che dopo tante giornate di pioggia aveva potuto riprendere con soddisfazione. La Harley Davidson era la sua grande passione che condivideva anche con gli amici e soprattutto gli consentiva di raggiungere in minor tempo il tragitto tra il lavoro e l’abitazione. Un tratto di strada ripetuto centinaia di volte quello da Sarzana al quartiere del Canaletto dove viveva insieme alla compagna Laura.

LA VIA Cisa a quell’ora non è particolarmente trafficata e soprattutto è costantemente monitorata dagli autovelox che impongono di limitare la velocità. All’altezza dell’incrocio di via Fonda, una traversa che scende dalla collinetta, si è verificato l’impatto mortale. Sulla direzione della motocicletta si è parata la Ford Fiesta condotta da S.M. del 1939 e in un attimo la strada si è trasformata in un drammatico risuonare di sirene, lampeggianti e scene di disperazione. Proprio il socio Simone e gli altri dipendenti lo stavano aspettando ieri nel tardo pomeriggio per iniziare a preparare la serata e organizzare il solito afflusso. Ha appreso la tremenda notizia contattando i genitori dell’amico non vedendolo arrivare al solito orario. Un brivido di commozione e dolore anche tra i colleghi delle sedi spezzine dove il tragico tam-tam ha portato in fretta la brutta verità.

Massimo Merluzzi