Stroncato da un infarto mentre nuota coi nipoti

Tragedia ieri a Marinella di Sarzana: 62enne muore tra i bagnanti

Muore tra i bagnanti

Muore tra i bagnanti

Marinella, 11 Agosto 2014

Una tranquilla giornata al mare si è trasformata in tragedia per una coppia di Reggio Emilia. Zaccaria Veronesi, 62 anni, residente a Guastalla, barbiere del paese di Reggiolo, è infatti morto in spiaggia, dopo aver accusato un malore in acqua, davanti all’incredulità di molti bagnanti. È successo ieri, verso le 12, al bagno Turbina, a Marinella. Veronesi aveva deciso di fare il bagno insieme ai nipoti della compagna, di nazionalità croata, ma in acqua ha sentito un forte dolore al petto. Il bagnino Alessandro, della cooperativa “Mare Monti” si è precipitato per soccorrerlo, trasportandolo a riva. Nel frattempo è corso in suo aiuto un milite della Pubblica assistenza di Sarzana, che si trovava nelle vicinanze con la famiglia. Hanno iniziato il massaggio cardiaco, e i volontari della Pa di Marinella sono giunti a sirene spiegate dalla vicina postazione di emergenza. Lo hanno rianimato, con cinque scariche del defribillatore. Poi è arrivato il medico e l’infermiere del 118, che a loro volta hanno utilizzato il dispositivo elettrico per altre tre volte. Le operazioni di rianimazione sono avante avanti ininterrote per un’ora, proprio per tentare di recuperare il battito cardiaco. Ma dopo diversi tentativi, il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Il silenzio è dunque calato in spiaggia, spezzato solo dal pianto della compagna che non si dava pace dell’accaduto, sebbene il 62enne soffrisse da tempo di disturbi al cuore. Qualche anno fa Veronesi aveva avuto un infarto, ma quello di ieri si è rivelato fatale. La salma è stata “coperta” da alcuni ombrelloni, posizionati a mo’ di tenda, per non far intravedere il corpo senza vita. Vicino, i tracciati degli elettrocardiogramma effettuati. Una scena agghiacciante, anche per i soccorritori, il personale della Guardia Costiera e dei carabinieri di Sarzana, che sono intervenuti. Lacrime anche da parte del milite che ha restituito alla donna quattro anelli e un braccialetto del compagno. La salma è rimasta per un’ora sulla spiaggia, in attesa del nulla osta del magistrato, e poi è stata trasportata all’obitorio.