Violenze e minacce all’ex compagna: condannato a quattro anni

La loro storia turbolenta è finita nel peggiore dei modi. Alla fine del rapporto il marocchino aveva cercato in tutti i modi di riconquistare l’ex compagna santostefanese ma i tentativi

Violenza in famiglia

Violenza in famiglia

Santo Stefano Magra (La Spezia), 19 novembre 2015 – La loro storia turbolenta è finita nel peggiore dei modi. Alla fine del rapporto il marocchino aveva cercato in tutti i modi di riconquistare l’ex compagna santostefanese ma i tentativi si erano fatti sempre più turbolenti sino a sfociare nella denuncia. Secondo l’accusa presentata dalla donna, una santostefanese, infatti l’uomo, di 35 anni, dopo la chiusura della relazione l’aveva minacciata entrando più volte in casa a Santo Stefano Magra, strattonandola e arrivando addirittura a inseguirla con un coltello. Inoltre sempre secondo la denuncia l’ex convivente le avrebbe sottratto oggetti personali, soldi, entrando nell’abitazione nonostante i rifiuti con modi sbrigativi e violenti.

Una situazione di estremo pericolo e difficoltà psicologica che hanno costretto la donna a cercare ospitalità a casa di amiche. Ma oltre alla violenza il marocchino è stato accusato dall’ex compagna di spaccio di sostanze stupefacenti oltre che di cessione di droga durante la loro relazione. I fatti sono iniziati la scorsa estate e si sono prolungati sino all’autunno quando la donna ha decisio di denunciare l’ex convivente e mettere fine alla situazione difficile.

Insomma una serie di reati per i quali il pm aveva chiesto la pena di 4 anni e due mesi oltre alla multa di 4500 euro per l’accusa di atti persecutori e 2 anni e 6 mila euro per lo spaccio. L’avvocato del marocchino, Marco Evangelista del foro della Spezia, è riuscito a ridurre la pena a 4 anni e 1200 euro per quanto riguarda l’accusa di atti persecutori e 1 anno oltre a 2100 euro per lo spaccio annunciando comunque il ricorso in appello per presentare la perizia redatta dal servizio di psichiatria del carcere della Spezia dove il marocchino è attualmente detenuto relativa all’incapacità di intedere e volere dell’assistito. Documentazione che l’avvocato non ha potuto allegare essendo subentrato successivamente nella difesa non potendo così neppure chiedere il giudizio abbreviato oppure il patteggiamento.

m.m.