Sarzana, 15 luglio 2013 - IL GIRO della Lunigiana è salvo. Una catena di solidarietà e aiuto, oltre a una buona ridimensionata delle spese, consentirà alla società Uc Casano di mettere in piedi la 39^ edizione della corsa ciclistica giovanile più longeva nel calendario internazionale. Il grido di dolore lanciato dal presidente del comitato organizzatore, Alessandro Coppola, è stato ascoltato da Comuni e Province del comprensorio spezzino e di Massa Carrara che hanno dato il via ad una serie di contatti e contributi arrivati alla stretta di mano finale. Nell’ultima riunione alla quale hanno partecipato insieme a Coppola, Osvaldo Angeli, Marino Fiasella, Fabrizio Magnani, Claudio Novoa è stata evidenziata l’importanza della manifestazione per tutto il territorio e trovate le giuste risorse.

Anche la Regione Liguria interverrà con il proprio supporto promettendo un aiuto organizzativo anche per la prossima edizione. Di certo non sarà più il Giro degli anni Novanta oppure quello in grande stile con presentazione alla terrazza Martini di Genova ma l’obiettivo è stato comunque centrato. Salvare una fetta di storia del territorio, e non soltanto sportiva ma legata al turismo, storia e tradizioni, è un segnale importante che conferma quanto al Lunigiana siano legati non soltanto gli appassionati delle biciclette. Una grossa mano arriverà da diversi Comuni della Lunigiana e lo staff ricambierà il pensiero.
 

«Il fatto che la terra di Lunigiana, nonostante le problematiche che sta vivendo legate al terremoto - spiega Alessandro Coppola - abbia espresso la propria intenzione di darci una mano è un aspetto commovente. Per questo abbiamo deciso di sistemare molte squadre presenti alla corsa nelle strutture ricettive della Lunigiana per dare a nostro modo un aiuto e allo stesso tempo far conoscere questa terra agli stranieri che saranno in gara». La 39^ edizione scatterà nelle quattro giornate che vanno dal 5 all’8 settembre e ormai le date sono ufficiali. Ma mai come in questa edizione il pericolo di chiudere il sogno iniziato a Casano alla emtà degli anni Settanta è stato reale. Le spese notevoli per allestire la competizione, la mancanza di sponsor, il ritiro di partner storici hanno messo in crisi gli organizzatori che nonostante alcuni «tagli» non avrebbero mai messo insieme le risorse. L’unione di più enti e qualche nuovo partner pubblicitario, consentirà alla macchina di ripartire e per quattro giornate infiammare la passione dei giovani campioni.
Massimo Merluzzi