Sarzana, 4 luglio2011 - LA «GRANA» scoppiata intorno alla Sarzanese calcio rischia di compromettere anche il futuro dell’Hockey rossonero. Il tutto in un momento già di grande enpasse per i rossoneri. «Senza certezze sotto il profilo economico — sottolinea il presidente Maurizio Corona — non posiamo permetterci di definire accordi già presi con giocatori e tecnici».

Ma proprio sabato sera Corona ha ricevuto una telefonata da Giancarlo Alioto «con cui mi ha anticipato — continua Corona — che se l’attrito col Comune sulla Sarzanese dovesse proseguire, verrebbe meno il suo impegno con l’Alitech. Questo per noi sarebbe una mazzata, la squadra è stata iscritta al campionato con i soldi messi di persona dai dirigenti. Il contributo di Alioto ci garantiva il pagamento di almeno due giocatori di grosso spessore».

Una brutta situazione.«Ora come ora — dice Corona — con la conferma del tecnico Mauro Cinquini e di Michele Achilli, l’unica strada percorribile è puntare solo sui giovani sarzanesi con tutti i rischi che questo potrà comportare», come fare un campionato di bassa classifica con lo spettro concreto della retrocessione in A2.

Preoccupazioni emerse già durante la festa di fine stagione. «Solo con i giovani, volenterosi ma senza la necessaria esperienza, rischiamo di finire ultimi con 3 punti... Ci siamo visti lunedì scorso con tutto il consiglio, decidendo un autofinanziamento per l’iscrizione, ci incontreremo nuovamente stasera per decidere come andare avanti. Una cosa è certa: in tutti i casi disputeremo la A1, abbiamo un settore giovanile da tutelare».

I dubbi sul futuro economico gettano ombre anche sulla permanza di Luca Sterpini e l’arrivo del portiere Giovanni Fontana. «Sterpini è una nostra bandiera, un professionista impeccabile, abbiamo confermato prima di lui Michele Achilli solo perché quest’ultimo dà un grosso contributo al nostro settore giovanile. Sterpini, per motivi personali, non può dedicarsi a questa attività. Abbiamo incontrato il portiere Giovanni Fontana, cui ha fatto un’ottimo impressione: una persona schietta che ama questo sport come pochi, entusiasta di poter vestire i colori rossoneri e si è detto anche lusingato di poter lavorare con il nostro preparatore dei portieri Raffaele Zemmi.

Anch’egli, anche forte della sua laurea in scienze motorie, si è reso disponibile a dedicarsi alla preparazione dei giovani ‘numeri uno’ del nostro settore giovanile. L’accordo era praticamente concluso e solo da perfezionare in alcuni piccoli punti. Aspettavamo risposte da parte di alcuni nuovi partner di ci avrebbero dovuto affiancare, che però non sono ancora arrivate. La società in questa situazione non può permettersi di definire i contratti né con Sterpini né con Fontana senza avere nessuna garanzia. Ad oggi, vista la questa grave situazione economica, a malincuore sono costretto a rinunciare a questi due giocatori e metterli in condizione di guardarsi intorno sperando che quando, se mai accadrà, qualcuno sentirà il nostro grido di aiuto, troveremo ancora questi due grandi atleti liberi sulla piazza».

Si profila quindi una stagione di basso profilo: un peccato, dopo due annate ottime e la qualificazione alle coppe europee. «Sono veramente deluso — prosegue Corona — abbiamo portato il nome di Sarzana in tutta Italia e in Europa. Io non sono un imprenditore, ho sempre gestito tutto questo per il bene della mia città, dedico all’hockey molte ore della mia vita. Ma vedo che intorno nulla si muove. Ora sono molto stanco e demoralizzato perché combatto contro i mulini a vento. Mi auguro che qualcuno pensi a noi e comunque, se dovessimo giocoforza rinunciare a rinforzare la squadra, spero che ‘quei qualcuno’ non siano proprio i primi detrattori di questa squadra, quando si presenteranno le prime difficoltà».