Sarzana, 10 giugno 2011 - La discussione sulle cause che hanno portato al clamoroso divorzio può attendere. In fondo sarà soltanto un dettaglio che non potrà affatto modificare quello che già, da qualche tempo, è stato deciso. Mancava solo l’ufficialità alla rottura del matrimonio tra Comune di Sarzana a Sarzanese: ora scritta nero su bianco nelle linee guida per l’affidamento delle strutture sportive cittadine del «Miro Luperi» e del «Berghini» sviluppate dall’amministrazione comunale.

Il contratto è pronto, sottoscritto dalla giunta, e legherà il futuro gestore al Comune sino al prossimo 2023. Giusto in tempo per arrivare in fondo al pagamento del mutuo milionario acceso sei anni fa. Poi si vedrà. Al bando di gara potranno partecipare tutte le società sportive associate al Coni e nella graduatora, ha stabilito l’amministrazione, costituirà un titolo preferenziale l’impegno da parte dei concorrenti di stabilire una sede amministrativa nel Comune di Sarzana. In poche parole ben vengano anche eventuali «forestieri» ma l’importante è avere almeno una casella postale che ne dichiari la sarzanesità. Il contratto richiede investimenti, manutenzione, abbellimento delle aree ma soprattutto il pagamento delle rate del mutuo che in questo momento trema.

La Sarzanese ne ha «dimenticate» diverse per strada e ancora tante ne restano per saldare il bonifico di oltre un milione di euro che la Cassa di Risparmio della Spezia ha versato al progetto «Cittadella dello sport» con l’avvallo dell’amministrazione. Il Comune nella nuova convenzione ha garantito un contributo annuo al gestore pari ad un massimo di 25 mila euro subordinato però ai progetti di miglioramento degli impianti e soprattutto alla verifica dell’ente. Insomma un errore è stato fatto, meglio evitarne un secondo. I soliti ben informati hanno già individuato il nome del club che subentrerà alla Sarzanese, la Tarros Romito. La società arcolana per diverso tempo ha bussato alle porte del proprio Comune per ottenere la possibilità di realizzare una cittadella dello sport nella zona di Romito con un progetto che aggiungeva agli impianti esistenti altre strutture.

La trattativa non si è poi materializzata ed ecco che l’occasione potrebbe presentarsi propizia. A distanza di soli cinque anni dunque il mega-progetto della «Cittadella dello sport» che avrebbe dovuto cambiare il volto sportivo cittadino concedendo a tutte le società la possibilità di allenarsi e giocare ha cambiato decisamente rotta. In realtà nel frattempo in molti, non trovando ospitalità, avevano già fatto i bagagli emigrando altrove. Ha iniziato il football americano costretto a cercare spazi altrimenti impossibili, il basket ancora divide il palazzetto dello sport (di proprietà della Provincia della Spezia) con altre attività comprese quelle scolastiche, l’hockey e il pattinaggio sono ancora in attesa di sistemazione e continuano l’attività a suon di deroghe in una struttura che dovrà essere abbattuta. Niente da fare per il tennis: i due campi in terra battuta per anni utilizzati soprattutto nel periodo estivo sono stati cancellati. Insomma quel sogno di accorpare tutto il possibile, compresa la pista ciclabile, nella «città» dedicata allo sport si è ridotto a calcio e pallavolo.

L’atletica leggera in fondo da anni corre sulla pista dello stadio «Miro Luperi» quindi non ha trovato nessuno spazio in più con l’annunciato decollo del progetto. Anzi, dirigenti e genitori degli atleti hanno messo mano alle stanze ricavate sotto la gradinata, le hanno ripulite e rese ospitali per i propri ragazzi e le società ospiti. In attesa del prossimo gestore la Sarzanese avrà qualche settimana di tempo per traslocare e trasportare da qualche parte armadi pieni di maglie, palloni e attrezzature varie.