Spiagge, le dune della discordia

Sos dei balneari: "Senza protezioni le mareggiate ci travolgeranno"

Ruspe in spiaggia (foto Mascellani)

Ruspe in spiaggia (foto Mascellani)

Sarzana, 19 ottobre 2014 - Basta dune a proteggere gli stabilimenti balneari. La Regione Liguria ha detto stop alle montagne di sabbia che i gestori dei bagni all’inizio dell’autunno erano soliti realizzare a protezione delle strutture aprendo una nuova polemica. Dopo l’estate trascorsa a fare i conti con spiagge sporche, maltempo e lavarone che ha trasformato in discarica molti stabilimenti del litorale è arrivata una nuova “grana” da risolvere. Il muro, utilissimo contro le mareggiate e l’immancabile invasione di detriti che altrimenti rischierebbero di mettere a repentaglio la stabilità di bar e cabine, potrebbe diventare fuorilegge almeno seguendo le disposizioni previste. Il pericolo diventerà realtà se la Regione Liguria non farà marcia indietro dall’intenzione di non autorizzare più la realizzazione delle protezioni naturali. La motivazione per la quale la Regione Liguria ha detto basta alle barriere sono dettate non soltanto dall’evitare che venga alterato il naturale comportamento della spiaggia, che, in condizioni di profondità sufficiente, si modifica in relazione alle condizioni del mare, ma, soprattutto, nel cercare di mantenere il litorale accessibile e gradevole per chi voglia utilizzarlo al di fuori della stagione balneare.  Il dipartimento regionale ha comunicato che in linea generale la creazione di dune non sarà autorizzabile, anche se la disposizione lascia aperto qualche spiraglio. Infatti potrà essere accolta la richiesta dei concessionari consentendo il deposito di cumuli di spiaggia di limitate dimensioni, tali da risultare ininfluenti al fine della modificazione del profilo della spiaggia. 

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