"Si prega di non rubare il rosmarino piantato per Dario Capolicchio"

L'appello di "Libera" dopo i ripetuti furti. Cartelli nell'area intotolata a Dario Capolicchio,lo studente sarzanese ucciso nell'attentato di via dei Georgofili a Firenze

rosmarino rubato area Capolicchio

rosmarino rubato area Capolicchio

Sarzana, 23 luglio 2014 - NEPPURE la storia tragica di Dario Capolicchio, lo studente sarzanese ucciso nell’attentato di Via dei Georgofili a Firenze. Senza troppe remore hanno profanato il suo ricordo e il costante impegno dei giovani di «Libera» che nel XXI anniversario della strage di mafia, lavorando una notte interva,avevano trasformato in un giardino la piazza intitolata a Capolicchio, adornandola con piantine di essenze. Per ben due volte, il mese scorsi e ancora pochi giorni fa, qualcuno quelle piante di rosmarino ha pensato bene di prendersele.Un furto di poco valore economico ma di grande spregio civico.

Ora in quell’aiuola i volontari dell’associazione hanno piantato una serie di cartelli. Un semplice appello: «Si prega di non rubare le piante. Grazie». «Non è bello — commentano i ragazzi di Libera — visto il significato che ha quella piazza. Violarla è un oltraggio. Siamo rimasti davvero amareggiati per quanto accaduto e per il mancato rispetto nei confronti di Dario». In un vaso di piazza Capolicchio c’è anche l’ albero delle farfalle che ha un altro significato simbolico. Il coordimento di Libera ha infatti deciso che sarà trasferito nel primo bene confiscato alla mafia ed alla criminalità organizzata che sarà messo a disposizione della collettività.

Primo fra tutti la villa in via Ghigliolo confiscata all’imprenditore Gabriele Venturi e da 4 anni abbandonata. Ora finalmente qualcosa, almeno all’esterno,i volontari di Libera potranno fare.Dietro loro precisa richiesta hanno infatti ottenuto dall’amministrazione comunale di Sarzana la possibilità di ripulire, naturalmente gratuitamente, le vaste aree verdi all’esterno dell’immobile. Complessivamente la struttura, con le sue 15 stanze, il vastissimo parco e la piscina, è valutata 10 milioni di euro. La preoccupazione del coordinamento di Libera è che progressivamente con l’abbandono sia il complesso che l’area esterna subiscano danni molto gravi. Il Comune deve ancora avviare i bandi di assegnazione affinché i beni possano essere messi a disposizione della collettività. Oltre alla mega villa fra i beni sequestrati, sempre di proprietà di Venturi, c’è un appartamento in via Landinelli, anche questo chiuso ormai da quattro anni.