«Troppi furti». E il parroco chiude la chiesa

A Filattiera l’antica Pieve di Sorano visitabile solo su appuntamento. Turisti beffati

Dopo i furti il parroco ha chiuso la Pieve di Sorano aprendola solo su appuntamentio: una comitiva di turisti è rimasta fuori

Dopo i furti il parroco ha chiuso la Pieve di Sorano aprendola solo su appuntamentio: una comitiva di turisti è rimasta fuori

Filattiera, 17 giugno 2015 - Chiesa chiusa per i furti, ma aperta su... appuntamento. E i turisti si lamentano. Succede a Filattiera, dove sorge la suggestiva Pieve di Sorano, snodo importante della via Francigena chiusa da un bel po’. Il motivo? Due furti in rapida successione, i ladri che si sono impossessati di molti beni preziosi della parrocchia. Ecco quindi la decisione del parroco Don Antonio Costantino Pietrocola, che ha deciso di chiudere, o meglio di aprire ma solo su appuntamento, chiesto telefonicamente al parroco o alla sua collaboratrice. Scelta dettata dalla sicurezza, ma che scontenta i turisti a cominciare dalla comitiva arrivata con due pullman, intenzionata a vedere la Pieve ma rimasta fuori. Un peccato per il rilancio turistico della Lunigiana.

«Noi abbiamo sul territorio il monumento principale che contraddistingue la Via Francigena – dice la sindaca di Filattiera, Annalisa Folloni – purtroppo dopo i furti è stata chiusa, il problema nasce perché non c’è un custode. Negli ultimi mesi si sono susseguite visite di tanti turisti, arrivano di fronte al monumento più importante e lo trovano chiuso. Senza dimenticare i numerosi pellegrini che vorrebbero fermarsi ed entrare, è una tappa importante lungo la Francigena. Abbiamo organizzato diversi incontri col sacerdote per trovare una soluzione, magari con impianti di videosorveglianza, abbiamo parlato anche col vescovo, ci metterà a disposizione un settore della Diocesi che ha a disposizione fondi della Cei, proprio per questo scopo. Ricordiamo che la Pieve è stata restaurata con fondi pubblici e quindi appartiene a tutta la comunità». D’altro canto i furti hanno portato un danno economico notevole, visto che sono stati rubati candelieri, tovaglie preziose, un tappeto, il secchiello per le benedizioni, apparecchiature come il microfono portatile.

«Due sono stati i furti – conferma don Pietrocola – che ci hanno penalizzati. La Pieve non è chiusa, chi desidera vederla può prendere un accordo con me o con una mia collaboratrice: siamo disponibili ad aprirla su appuntamento. Non siamo i soli, succede anche nella chiesa della Santissima Annunziata di Pontremoli, che si visita su appuntamento. Siamo in contatto con la Diocesi, appena troveremo i fondi per installare un impianto di videosorveglianza, lo faremo e poi torneremo ad aprire, secondo un orario e non come prima, che era sempre aperta».

Monica Leoncini