Condizionatori rotti, malati ko

La direzione corre ai ripari e ordina di installare ventilatori

Ospedale

Ospedale

Sarzana, 15 luglio 2015 – L’ARIA condizionata funziona a singhiozzo e le stanze di degenza nelle ore in cui il sole è a picco si trasformano in veri e propri forni. Per ovviare al problema delle alte temperature in alcuni reparti hanno provato addirittura a tenere le finestre spalancate, sperando in un riscontro. Ma è rimasta solo una speranza: non un filo d’aria è passato e quella poca che filtrava era calda. Un caldo, aggravato dall’alto tasso di umidità, da togliere il respiro. Ne sanno qualcosa personale, pazienti e parenti che e si trovano a soggiornare o ad assistere i parenti in Urologia e in Chirurgia. In Urologia ci sono stati dei pazienti che, al colmo della sopportazione, hanno deciso di superare le regole del comune pudore decidendo di liberarsi degli ingombranti pigiami. Al loro posto sono comparsi dei più freschi pantaloncini e semplicissime canotte. Finalmente liberi dalle costrizioni nella speranza di veder passare le ore con meno fatica. Ma le temperature sono pesanti per tutti: dal personale ai familiari che assistono i ricoverati. E proprio questi ultimi non hanno esistato a far emergere il problema, segnalato alla direzione sanitaria l’inconveniente chiedendo una rapida soluzione e c’è anche chi ne ha parlato con i volontari del Tribunale per i diritti del Malato. Un problema che va avanti da anni, da quando il servizio è stato dato in mano ad una ditta che lo gestisce da un centro operativo distaccato, che non si trova all’interno della struttura ospedaliera sarzanese. E così quando i tecnici aumentano il condizionamento in un’ala dell’ospedale ecco che da un’altra parte si abbassa: insomma da una parte c’è chi «schioppa» dal caldo e chi invece si doveva mettere un giacchino per non gelare. Negli ultimi tempi poi l’impianto ha iniziato a funzionare peggio del solito, con prestazioni insufficienti.

E INFATTI l’azienda sta cercando di porre rimedio. «Per l’impianto di condizionamento occorre un investimento di 400 mila euro. – spiega il direttore sanitario ospedaliero dell’Asl 5 Decia Carlucci – e sarà pronto il prossimo anno. Per il momento si è deciso di installare delle pale in tutte le stanze, la movimentazione dell’aria dovrebbe dare sollievo ai pazienti. E stamani(ieri per chi legge) avrebbero dovuto iniziare a installarle nei reparti di Urologia e Chirurgia».

MA delle pale, almeno fino al primo pomeriggio di ieri, non c’era traccia. Ne sanno qualcosa i familiari che in queste ultime giornate arrivano in ospedale per assistere il parente ricoverato. Tra loro c’è chi si trova in reparto dalla mattina, chi arriva nel primo pomeriggio per dare il cambio di assistenza. Ma per tutti il caldo delle stanze è qualcosa di insopportabile «non so come facciamo a resistere, lì fermi a letto con quel caldo». Altri dicono chiaramenti che speravano, entrando in ospedale, di trovare un po’ di refrigerio, e invece si ritrovano a fare i conti tutt’altra temperatura.