Ortonovo ‘demolito’ dal vento, risarcimenti solo dall’assicurazione

Negata la calamità. Lavori ancora in corso per la chiesa

Il borgo di Ortonovo dopo la bufera

Il borgo di Ortonovo dopo la bufera

Sarzana, 23 settembre 2015 - Il vento aveva sollevato il paese, in tutti i sensi. Una bufera mai vista e sentita nel tempo che ha scoperchiato tetti e sradicato alberi come se fossero fuscelli. La ricorderanno a lungo la notte del 5 marzo per quella tromba d’aria che ha causato danni su tutto il territorio. Ma chi si attendeva la dichiarazione dello stato di calamità invocando la dichiarazione di somma urgenza è rimasto deluso.

La Regione Liguria non ha stanziato nessuna risorsa per il risarcimento dei pesanti danni subìti praticamente da tutta la Val di Magra e così ci hanno pensato le assicurazioni a coprire una parte del danno presentato. Il Comune di Ortonovo ad esempio si è visto liquidare un assegno di 85 mila euro dalla compagnia assicurativa con la quale l’ente ha stipulato una copertura per far fronte alle calamità naturali. L’elenco dei danni fatto nei giorni successivi alla tempesta di vento riguardavano quelli registrati dall’ufficio tecnico sulla strada comunale di Isola, alla sede della Pro Loco Avis, pensiline di copertura dei passaggi pubblici a Luni Mare, alcune strade comunali del centro storico, cimitero di San Martino e capoluogo, campo sportivo del Gaggio.

In particolare la tromba d’aria si era abbattuta con violenza sulle alture di Ortonovo paese e Nicola causando danni alla torre del Guinigi e alla chiesa. Il monumento storico è stato ristrutturato riuscendo a reperire anche la pietra arenaria antica per un totale di 43 mila euro. Per quanto riguarda la chiesa invece i lavori al rifacimento del tetto stanno proseguendo e nel mese di ottobre dovrebbero terminare. E i privati? I danni ammontano a cifre notevoli considerate le centinaia di tetti completamente scoperchiati. Ma soltanto chi ha potuto contare su una assicurazione privata (come il Comune) riceverà il risarcimento delle somme investite per il ripristino. "Abbiamo ottenuto una somma in linea con gli accertamenti eseguiti - commenta il sindaco Francesco Pietrini - che si aggirava sui 110 mila euro. Però si tratta di un risarcimento che arriva da un contratto di assicurazione privato. Dispiace che non sia stato riconosciuto lo stato di calamità e per questo tanti cittadini ortonovesi hanno dovuto sborsare somme notevoli per far fronte ai danni subiti. Come del resto era già accaduto per le frane e esondazioni del torrente Parmignola".