«Nozze in grotta? Mille euro e si può fare»

A Fivizzano il sindaco Grassi vuole rilanciare Equi Terme e fare anche «cassa»

Grotta

Grotta

Fivizzano, 12 ottobre 2014 - MATRIMONIO in vista? Perché non celebrarlo nell’atmosfera suggestiva delle Grotte di Equi? È questa la proposta che il sindaco Paolo Grassi, insieme alla «sua» giunta, ha lanciato proprio in questi giorni. L’obiettivo è duplice: da un lato valorizzare il patrimonio territoriale di Fivizzano, comune famoso soprattutto per le tante bellezze naturali. Dall’altro incassare qualche euro, per rimpianguare le cesse comunali che sono sempre esangui. E allora perché non mettere a disposizione alcuni dei siti più famosi, per permettere a giovani e meno giovani (basta essere innamorati) di convolare a nozze, e vivere il giorno più importante della propria vita, in maniera unica e molto originale? E allora ecco che il Comune di Fivizzano mette a disposizione alcune sedi oltre a quelle in cui già è possibile sposarsi, ovvero l’ufficio del sindaco, la sala consiliare e il giardino dell’Ostello degli Agostiniani. Tra le nuove proposte c’è la piazza dei Parchi, a Rometta, dove attualmente si valorizzano i prodotti tipici, grazie alla «Bottega dei Parchi» che si trova proprio al suo interno. Ma il fiore all’occhiello sono le Grotte di Equi. Un sito archeologico, una bellezza naturale con valenza storica e culturale, ma soprattutto un luogo in cui l’atmosfera regna sovrana, che potrebbe diventare la location ideale per cerimonie uniche ed indimenticabili.    IN CAMBIO Palazzo Civico chiede una sorta di affitto del sito, per l’ammontare di mille euro. A pagare devono essere, ovviamente, i futuri sposi, o i loro parenti. «Si tratta di un’ulteriore tentativo di valorizzare il nostro territorio — ha commentato il sindaco Paolo Grassi —, un modo per rendere ancora più famose e appetibili le nostre attrattive. Le Grotte di Equi, così come la piazza dei Parchi, rappresentano luoghi di eccellenza non solo per la Lunigiana. Per questo le mettiamo a disposizione di tutti coloro che vorranno sfruttarlo a proprio favore».