I ladri? Erano tre amici dei baristi. Telecamere dei carabinieri: incastrati

Scoperti gli autori dei ripetuti furti al bar della stazione di S. Stefano

I carabinieri nel bar dove hanno scoperto gli autori dei furti

I carabinieri nel bar dove hanno scoperto gli autori dei furti

Santo Stefano Magra, 21 aprile 2016 - ERANO due anni che dal bar sparivano bottiglie, dolciumi, confezioni, prima piccoli furti, i danni economici non erano consistenti, poi a partire dal febbraio scorso il “bottino” dei ladri aveva cominciato a diventare sempre più importante, avevano portato via anche una bottiglia di  grappa pregiata  da 700 euro. Gli ammanchi erano arrivati a superare i 10mila euro. Solo due mesi fa i titolari del Caffè della stazione a Santo Stefano Magra si erano decisi a presentare denuncia ai carabinieri. E l’abilità investigativa degli uomini dell’Arma della locale stazione, guidati dal comandante, ha  permesso di scoprire i tre ladri, portando alla luce una realtà ancora più amara che ha ferito e nello stesso tempo  fatto infuriare i proprietari del locale. Gli autori dei furti erano amici della coppia che frequentavano abitualmente il locale, che abitano tutti a Santo Stefano. I tre sono stati incastrati dalle telecamere piazzate dai militari. Tutte persone mature: un 60enne, e due amici rispettivamente di 53 e 57 anni che ora dovranno rispondere di furto aggravato e continuato.

AVEVANO messo in atto un sistema molto semplice per rubare, aspettavano che nel bar non ci fosse nessuno, due di loro uscivano assieme alla titolare che andava a predere una boccata d’aria dopo le lunghe ore trascorse nel locale, e uno restava all’interno. La donna non aveva alcun sospetto erano amici del marito, ma mentre loro conversavano il terzo prendeva le bottiglie e altri prodotti nel locale, noscondendo tutto  sotto i vestiti. Hanno avuto anche la sfacciataggine di chiedere alcuni stuzzicadenti, dopo erano usciti assieme dal bar per mangiare un torrone che naturalmente avevano rubato. Naturalmente si alternavano: il ladro non era sempre il solito per non destare il minimo sospetto. Una svolta che nessuno si aspettava. Visto che non c’erano segni di scasso, i carabinieri hanno subito capito che i furti avvenivano dall’interno del locale.

IL DUBBIO poteva cadere su qualche dipendente. Invece le immagini registrate non hanno lasciato dubbi. Quando i carabinieri hanno convocato i tre in caserma loro sono arrivati baldanzosi, all’inizio negavano ogni addebbito, poi sono sbiancati quando i carabinieri  gli hanno fatto vedere le registrazioni esclamando «E adesso cosa facciamo». Infine la scelta di  accusarsi uno con l’altro. Per tutti e tre è però scattata la pesante denuncia di furto aggravato e continuato e il voluminoso dossier è stato trasmesso alla Procura della Repubblica della Spezia.